Lavoro e Professioni 20 Novembre 2018 16:31

Sciopero medici, Ettore (Fesmed): «Di questo passo nostro SSN, da virtuoso, diventerà uno dei peggiori al mondo»

Il presidente della Fesmed accende i riflettori sulle conseguenze del blocco del turnover: «I medici anziani non hanno fatto in tempo a trasmettere ai più giovani l’esperienza acquisita in tanti anni. Questo significa che i (pochi) medici che entrano nel sistema rischiano di avere competenze così insignificanti da mettere a rischio la salute dei cittadini»

Giuseppe Ettore, presidente della Fesmed, è il sindacalista più scettico sui risultati degli incontri tra rappresentanza di medici e dirigenza sanitaria ed il mondo della politica. «Di fatto, risposte non ne abbiamo ancora – ha puntualizzato ai nostri microfoni a margine dell’assemblea pubblica organizzata dall’intersindacale -. Abbiamo solo promesse, tra l’altro dette male, da cui emerge che la politica ha il problema di trasmettere con chiarezza cosa voglia fare della sanità pubblica».

«Credo che l’aspetto più allarmante – prosegue Ettore – sia il grave degrado in cui versa oggi il SSN, non solo per le risorse insufficienti, ma anche per il livello della vita lavorativa del personale negli ospedali di oggi, e i rischi che questo comporta per i cittadini».

LEGGI ANCHE: SCIOPERO MEDICI, TUZI (M5S): «PROBLEMA VIENE DAL PASSATO. GIUSTO MANIFESTARE DISSENSO MA NOI CHIEDIAMO TEMPO»

Il presidente della Fesmed accende quindi i riflettori sulle conseguenze del blocco del turnover, che vanno al di là della carenza di specialisti, ma incidono anche su quello che Ettore chiama «l’aspetto esperienziale» del personale: «I medici anziani non hanno fatto in tempo a trasmettere ai più giovani tutto quello che hanno vissuto e imparato, con orgoglio e sudore, nelle corsie, nelle sale operatorie o nei pronto soccorso. Questo significa che i (pochi) medici che entrano nel Sistema Sanitario Nazionale, soprattutto nelle aree di urgenza ed emergenza, rischiano di avere delle competenze così insignificanti che mettono a rischio la salute dei cittadini. E questo il nostro SSN, che è stato dichiarato uno dei migliori al mondo, non se lo può permettere. Di questo passo, a breve sarà uno dei peggiori al mondo».

Focalizzando il discorso sul rinnovo del contratto di lavoro della categoria, tra i motivi principali che, venerdì, porteranno allo sciopero migliaia di medici in tutta Italia, Giuseppe Ettore riconosce «la disponibilità dimostrata dalla presidente della Commissione Affari Sociali Marialucia Lorefice», ma evidenzia anche il problema del «grosso imbuto dal punto di vista decisionale. Chi decide – spiega a Sanità Informazione – sono il ministero dell’Economia e le Regioni, per cui in questo gioco triangolare non sappiamo quale sarà la vera conclusione».

LEGGI ANCHE: SINDACATI MEDICI, LE RAGIONI DELLO SCIOPERO. TROISE (ANAAO): «BENE SEGNALI DI ATTENZIONE, MA PRODURRANNO RISULTATI»

«Ovviamente si determina uno scaricabarile tra il MEF e le Regioni – prosegue – per cui le Regioni non ricevono l’adeguato finanziamento ed il MEF blocca il finanziamento del sistema sanitario pubblico. Fatto sta che noi oggi non abbiamo le risorse per poter finanziare il rinnovo del contratto ed è un paradosso, perché dovevano essere proprio le Regioni a incamerare una quota parte per il rinnovo contrattuale. Questo è accaduto per altre aree della sanità – conclude Ettore – ma non per la sanità pubblica degli ospedali».

 

Articoli correlati
Il miracolo di Catania, nel reparto Maternità del Garibaldi sei bimbi nati durante l’inondazione
La testimonianza del direttore del reparto di Ginecologia e Ostetricia, Giuseppe Ettore
CIMO-FESMED: «98% di Aziende sanitarie non hanno applicato contratto. Medici penalizzati e con condizioni di 15 anni fa»
La Federazione: «Bene patto per lavoro e coesione sociale, ma in sanità servono tempi certi per contrattazione decentrata»
Sanità privata, il 24 agosto presidi in tutta Italia per il rinnovo del contratto
Cgil, Cisl e Uil: «Non escludiamo sciopero nazionale se la sigla definitiva del contratto continuerà a mancare»
Sanità privata, la protesta di Cgil, Cisl e Uil: «Firma entro pochi giorni o sciopero generale»
Presidio di decine di lavoratori davanti alla Camera dei deputati: tra gli slogan «contratto subito» e «padroni predoni». Landini (Cgil): «Firmare il contratto vuol dire riconoscere il lavoro delle persone e mettere al centro la salute dei cittadini». Bombardieri (Uil): «Se non si rinnovano i contratti, lo scontro sarà inevitabile». Ai manifestanti la solidarietà del vicesegretario dem Andrea Orlando
«Rischioso aderire al Mes senza un progetto per il futuro della sanità». Intervista al presidente Cimo-Fesmed Guido Quici
«Questa è una vera opportunità per riformare il SSN. Servono ospedali flessibili, continuità con il territorio e centralità della professione. Ora la politica ci strumentalizza, poi finirà tutto nel dimenticatoio. Se sono sinceri, ci convochino per il nuovo contratto»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...