Recuperare la fiducia nel rapporto tra medico e paziente, riscoprendo l’importanza del dialogo e creando un argine contro le fake news. Sarà questo uno dei temi affrontati nel corso del 16esimo congresso regionale dell’Emilia Romagna dell’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (Aogoi), che quest’anno vede il coinvolgimento della Società Italiana di Ginecologia Ostetricia (Sigo) a cui […]
Recuperare la fiducia nel rapporto tra medico e paziente, riscoprendo l’importanza del dialogo e creando un argine contro le fake news. Sarà questo uno dei temi affrontati nel corso del 16esimo congresso regionale dell’Emilia Romagna dell’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (Aogoi), che quest’anno vede il coinvolgimento della Società Italiana di Ginecologia Ostetricia (Sigo) a cui l’Aogoi appartiene con la componente universitaria (Agui) e consultoriale (Agite). L’evento si svolgerà il 22 e 23 novembre nelle sale della Camera di Commercio di Modena e sarà seguito da un corso post congressuale, il 24 novembre, dal titolo “Emergenze in sala parto: scenari realistici con simulatore”.
I presidenti della Sigo, Giovanni Scambia, e della Aogoi, Elsa Viora, hanno voluto in questo modo sottolineare il coinvolgimento e la partecipazione di tutte le anime dell’ostetricia ginecologia italiana ed hanno affidato l’organizzazione dell’evento a Nicola Rizzo ed Ezio Bergamini, rispettivamente referente regionale della Sigo Emilia Romagna e segretario regionale dell’Aogoi Emilia Romagna.
Circa 200 relatori si avvicenderanno affrontando le tematiche più attuali e più sentite in tema sanitario, in particolare sull’ostetricia e ginecologia. La lente attraverso cui verranno dipanati i vari argomenti sarà il rapporto tra medico e paziente, sempre più centrale: l’empatia tra operatore sanitario ed utente.
Gli argomenti più importanti che verranno trattati verteranno attorno alla comunicazione e alla ricerca di un feeling valido e convinto tra medico e paziente, sempre al centro del rapporto tra operatori, istituzioni e scienza medica. Si parlerà, inoltre, di certezza della cura migliore, senza ovviamente l’obbligo del risultato – finalità impossibile da garantire anche nel mondo attuale – e della medicina al tempo del “dottor Google” contro quella basata sull’evidenza scientifica.
«Abbiamo invitato i rappresentanti delle istituzioni, i politici, i dirigenti, i rappresentanti dell’utenza, gli specialisti più rappresentativi delle varie discipline del nostro mondo ostetrico ginecologico – spiega Bergamini – . Il messaggio finale dell’evento sarà il ricomporre quel rapporto purtroppo un po’ incrinato tra il medico specialista ed il paziente, richiamare la figura del medico ‘uomo’, fallibile ma impegnato in una missione etica a cui ha dedicato la vita, e del paziente che gli si affida, con la certezza che si sta operando nel suo rispetto e con le migliori cure possibili, il tutto per raggiungere l’obiettivo della sua guarigione».