Ai microfoni di Sanità Informazione, la Dottoressa Albano spiega: «Realtà legislativa complessa, ben vengano eventi formativi che aggiornano i professionisti sulle novità»
Formazione essenziale e sinergia tra medici e avvocati necessaria. A parlare è la Dott.ssa Filomena Albano, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, intervenuta insieme a diversi altri esperti alla Giornata Nazionale sulla Famiglia, organizzata dal Centro Nazionale Studi e Ricerche sul diritto della famiglia e dei minori, in cui si è discusso di unioni civili, evoluzione della famiglia e tutela dei diritti dei minori. Perché quando si parla di famiglia, in particolare se questa ha problemi che possono sfociare in una separazione o, addirittura, in un divorzio, il pensiero corre subito ai bambini e a come questi possono reagire ad una situazione complessa. Sanità Informazione ne ha parlato con il Garante, che ha spiegato che ruolo hanno medici e avvocati in queste situazioni e cosa devono fare per seguire al meglio l’evoluzione delle normative sul tema.
Dottoressa Albano, oggi per la prima volta viene presentato un corso rivolto a medici e avvocati sulla legge Cirinnà e sulla evoluzione delle famiglie italiane. Quali i sui commenti?
«È una giornata importante, bella questa iniziativa che fa un focus sulla famiglia, anzi direi sulle famiglie, perché le tipologie oggi sono molto più diversificate rispetto al passato. La realtà oggi in Italia è più complessa, quindi ben vengano eventi formativi che fanno un approfondimento su questi argomenti e sulle novità in ambito legale».
L’incontro formativo di oggi coinvolge medici e avvocati sulle importanti novità introdotte dal disegno di legge n.76/2016. Ritiene opportuna questa nuova sinergia tra categorie professionali così diverse?
«Ritengo la formazione di questi professionisti essenziale e in linea con le recenti e continue evoluzioni del mondo del diritto. Bella questa sinergia nuova tra medici e avvocati, tra il mondo del diritto e della medicina: significa unire risorse e competenze in vista di un obiettivo comune, ovvero la maggiore tutela delle famiglie italiane».