Gli OMCeO delle province di Campobasso e Isernia hanno espresso alla FNOMCeO viva preoccupazione per lo stato di grave sofferenza nel quale da tempo versano le due principali strutture ospedaliere ubicate nei rispettivi capoluoghi e, più in generale, per le difficoltà sempre più accentuate in cui è chiamata ad operare la Sanità Pubblica molisana. La […]
Gli OMCeO delle province di Campobasso e Isernia hanno espresso alla FNOMCeO viva preoccupazione per lo stato di grave sofferenza nel quale da tempo versano le due principali strutture ospedaliere ubicate nei rispettivi capoluoghi e, più in generale, per le difficoltà sempre più accentuate in cui è chiamata ad operare la Sanità Pubblica molisana. La Regione Molise è in commissariamento dal 2007 ed ancora oggi sono rimaste disattese le speranze di rientro dal deficit sanitario. Gli OMCeO molisani sottolineano come manchino ancora atti organizzativi organici, coerenti e conformi agli standard nazionali e manchino studi che offrono dati per una corretta e coerente politica di riorganizzazione dei Servizi e della Assistenza.
Le ipotesi di riorganizzazione finora prospettate dalla struttura commissariale (POS 2015-2018) risulterebbero fortemente squilibrate in favore delle strutture sanitarie private operanti in Regione (con percentuale di posti letto ad esse riconosciuti del 39%), alle quali si vorrebbero affidare in via esclusiva discipline strategiche che sono oggi, nel nostro territorio nazionale, regolarmente incardinate nelle strutture pubbliche (chirurgia, cardiologia, oncologia).
Si intenderebbe, inoltre, realizzare forme d’integrazione tra sanità pubblica e privata di cui non vengono precisati gli assetti giuridici, organizzativi e di cui non si hanno le proiezioni economiche gestionali che giustificherebbero l’operazione come previsto dall’art. 9 bis del d.lgs. 502/1992. Una prima attuazione di questa politica sarebbe il recente DCA del 14/6/2016 con il quale è stata disposta l’allocazione presso la Fondazione G.P. II delle attività di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso.
Desideriamo sottolineare alle SS.LL. come si sia prospettata una situazione straordinaria in cui una Struttura Privata sostituisce una funzione pubblica; crediamo fortemente che il servizio sanitario regionale debba garantire la gestione di Servizi strategici come Oncologia, Cardiologia, Chirurgia. Nel Programma Operativo Straordinario 2015–2018 elaborato dalla struttura commissariale della Regione Molise, sostanzialmente la Regione Molise rinuncia al suo ruolo di programmazione, gestione e controllo; non esiste a tutt’oggi un documento che giustifichi in termini economico-gestionali questa scelta.
Al Governo, ai Ministeri competenti, alla Conferenza Stato Regioni e al Tavolo Tecnico chiediamo di assumersi la responsabilità pubblica di questa scelta che, prima in Italia, introduce una grave lesione alle peculiarità ed ai principi fondanti del SSN.
La FNOMCeO, a tutela e garanzia dei diritti costituzionali del cittadino e a difesa dei principi fondanti del SSN, che deve applicare su tutto il territorio nazionale i dettami dell’art. 32 della Costituzione, raccoglie la richiesta di attenzione espressa dagli OMCeO di Campobasso ed Isernia, e chiede ai Ministeri della Salute e delle Finanze e al TT interministeriale di trovare, nell’esame del POS 2015/18, attualmente al loro vaglio, soluzioni in linea con la normativa vigente, con gli atti d’indirizzo e con l’art. 32 della Costituzione per garantire, ai cittadini molisani, equità, appropriatezza, universalità e sicurezza delle cure.