Le Associazioni dell’industria alimentare Assocarni, Unaitalia e Assica hanno scritto al Governo una lettera per segnalare che la sospensione del servizio ispettivo da parte dei servizi veterinari delle AUSL in occasione dello sciopero del 23 novembre comporterà la paralisi dell’industria della macellazione con conseguente difficoltà di approvvigionamento delle carni al consumo e sosta forzata degli animali, con prevedibili […]
Le Associazioni dell’industria alimentare Assocarni, Unaitalia e Assica hanno scritto al Governo una lettera per segnalare che la sospensione del servizio ispettivo da parte dei servizi veterinari delle AUSL in occasione dello sciopero del 23 novembre comporterà la paralisi dell’industria della macellazione con conseguente difficoltà di approvvigionamento delle carni al consumo e sosta forzata degli animali, con prevedibili ripercussioni sanitarie e di benessere degli animali. Il tutto, sottolineano le associazioni nella nota, in un periodo in cui si registra da sempre un incremento nei consumi dei prodotti carnei tradizionali. Assocarni, Unaitalia e Assica hanno fanno appello al Governo richiedendone l’intervento urgente e indispensabile per giungere alla revoca della protesta.
Di seguito il testo della lettera:
“Abbiamo appreso con estrema preoccupazione la notizia della proclamazione, da parte dei Sindacati dei Veterinari pubblici, dello sciopero nazionale dei veterinari ufficiali per l’intera giornata di venerdì 23 novembre prossimo. Stante la legislazione vigente, la sospensione del servizio ispettivo da parte delle AUSL comporterà la paralisi dell’industria della macellazione con conseguente difficoltà di approvvigionamento delle carni al consumo e sosta forzata degli animali, con prevedibili ripercussioni sanitarie e di benessere degli animali. Il tutto, è bene rimarcarlo, in un periodo in cui si registra da sempre un incremento nei consumi dei prodotti carnei tradizionali. Giudichiamo assolutamente urgente ed indispensabile un Vostro autorevole intervento allo scopo di verificare se esistano le condizioni per una revoca della manifestazione di protesta. Qualora ciò non fosse possibile, chiediamo soluzioni che contemperino il godimento degli altri diritti costituzionalmente tutelati. Certi di poter contare sulla Vostra consueta sensibilità e disponibilità, ringraziamo per l’attenzione e porgiamo i sensi della nostra massima stima”.