L’iniziativa dell’Osservatorio Nazionale Salute della Donna, la presidente Francesca Merzagora: «Nelle 248 virtuose strutture giornate ad hoc per ricevere gratuitamente consulenze ed esami»
Identificare le strutture che hanno maggiormente a cuore la salute delle donne. È questo l’obiettivo dell’iniziativa “Bollino Rosa”, ideata dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna (ONDA).
Mentre il Ministro Lorenzin sottolinea la necessità di porre maggiore attenzione sulle questioni legate al benessere femminile, istituendo il 22 aprile la prima giornata dedicata alla salute della donna, Sanità informazione ha intervistato la dottoressa Francesca Merzagora, Presidente ONDA: «Le donne vivono più a lungo degli uomini – c’è uno scarto di 5 anni più o meno – ed utilizzano maggiormente, proprio per questo, il Servizio sanitario nazionale; infatti, ci sono più giornate di ricovero che fanno capo alla popolazione femminile. Per questo, abbiamo iniziato a mappare gli ospedali italiani, attraverso un sito dedicato, una commissione e un questionario strutturato, per mettere in luce le strutture che in tutta Italia, non solo siano più attente alle donne ricoverate o curino patologie prettamente femminili, ma che siano all’avanguardia nell’approccio diagnostico-terapeutico. Sono 248 attualmente gli ospedali con i bollini rosa. In occasione di giornate dedicate a particolari patologie femminili, queste strutture offrono gratuitamente servizi diagnostici-terapeutici informativi riservati alla popolazione femminile. In un momento attuale di crisi economica e liste d’attesa, poter fare, ad esempio, una MOC gratuitamente in una di queste strutture è un piccolo aiuto che viene dato».
La salute è il nostro bene più prezioso. Alimentare la conoscenza e sviluppare la consapevolezza è un primo e fondamentale passo per compiere scelte adeguate per preservarsi. «L’attenzione alla medicina di genere è aumentata – prosegue la dott.ssa Merzagora -; ONDA ha realizzato un’indagine in occasione del suo decennale su come viene vissuta la salute dalle donne italiane nel 2016 rispetto al 2006, anno di nascita dell’Osservatorio, da cui sono emersi dei dati molto interessanti: c’è una maggiore attenzione alla salute, alla prevenzione ed è stato possibile individuare lo stress come un fattore che incide in modo preponderante sulla salute psichica delle donne. Stress legato al multitasking, al care-giving, aumentato in questi 10 anni. Quindi, di sicuro, bisogna far passare il messaggio che la donna vive di più, si ammala di più, cura gli altri, ed è importante che sia in salute. Per la donna è tutto più difficile, inutile legarlo. Anche le retribuzioni, a parità di funzione, sono spesso più basse. Abbiamo fatto dei passi avanti ma il problema ancora sussiste».