In Commissione Bilancio della Camera, è stato presentato un emendamento alla legge di Bilancio 2019, poi dichiarato inammissibile, con il quale si chiedeva di abrogare le norme che tutelano gli incarichi dei medici fiscali appartenenti alla cosiddetta lista ad esaurimento. «In realtà questo è solo uno dei tanti attacchi che i medici fiscali INPS, circa […]
In Commissione Bilancio della Camera, è stato presentato un emendamento alla legge di Bilancio 2019, poi dichiarato inammissibile, con il quale si chiedeva di abrogare le norme che tutelano gli incarichi dei medici fiscali appartenenti alla cosiddetta lista ad esaurimento.
«In realtà questo è solo uno dei tanti attacchi che i medici fiscali INPS, circa 1000 professionisti in servizio da decenni rischiano di perdere il lavoro, hanno in corso» denuncia Cesidio Di Luzio, presidente del Sindacato Medici Visite di Controllo Sin.me.vi.co.
«Ora – prosegue – sarebbe in preparazione una nuova offensiva, questa volta come emendamento della maggioranza di Governo, che vorrebbe riproporre il concorso aperto, ovvero con la possibilità di partecipazione anche di altra categoria di professionisti medici, per la copertura di 881 posti per il polo unico delle visite fiscali. I 1000 medici fiscali, privati di percorsi di stabilizzazione come avvenuto per tutti i dipendenti pubblici, sarebbero come minimo dimezzati, dopo aver garantito il servizio per anni senza alcuna tutela».
«La proposta emendativa – spiega Di Luzio – prevederebbe, inoltre, che le risorse finanziate con il Polo Unico della medicina fiscale, destinate esclusivamente alla effettuazione delle visite di controllo svolte dai medici fiscali, siano utilizzate anche per lo svolgimento di altre attività dell’INPS».
«Vogliamo segnalare che l’emendamento, oltre a provocare una distorsione nella destinazione delle risorse, contiene una grave e pericolosa confusione tra i medici fiscali propriamente detti ed i medici convenzionati esterni INPS che operano nelle commissioni d’invalidità civile. Un concorso aperto senza riserve mette in competizione le due categorie di professionisti creando una sperequazione tra chi per incompatibilità non ha potuto fare percorsi di specializzazione, i medici fiscali, e chi al contrario ha potuto acquisire specifici titoli formativi come i convenzionati esterni».
«Sinmevico e Fp Cgil Medici fiscali – prosegue il presidente in una nota – si oppongono con fermezza a qualsiasi progetto presente e futuro di abrogazione della legge vigente in tema di visite fiscali, che con l’istituzione della lista ad esaurimento ha rappresentato un primo passo verso la stabilizzazione dei professionisti dopo anni di lavoro senza tutele».
«Auspichiamo e sollecitiamo la ripresa del confronto tra INPS e OO.SS. maggiormente rappresentative della medicina fiscale per la stipula della convezione prevista dalla legge, che dia tutele ai lavoratori e stabilità al servizio. Suggeriamo, infine, al Governo – conclude -, probabilmente non al corrente della reale situazioni e forse malinformato, di ascoltare le OO.SS del settore, prima di formulare proposte emendative che possano creare disservizi e cancellare anni di collaborazione di 1000 professionisti».
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