Avevano già aderito Emilia-Romagna, Toscana ed Umbria. E ora, anche la Regione Lazio ha stabilito con un decreto che gli animali domestici – cani, gatti e conigli – possono andare a trovare i padroni in ospedale, su loro richiesta. Il Regolamento riguarda strutture pubbliche e private accreditate. Gli spazi dei reparti dove sarà possibile intrattenersi […]
Avevano già aderito Emilia-Romagna, Toscana ed Umbria. E ora, anche la Regione Lazio ha stabilito con un decreto che gli animali domestici – cani, gatti e conigli – possono andare a trovare i padroni in ospedale, su loro richiesta.
«Per noi la salute dei pazienti è al primo posto. Ogni iniziativa che possa aiutarli per noi è di fondamentale importanza. Nel momento della malattia avere al fianco anche i nostri amici è un fattore dalle ricadute positive nel processo di cura e riabilitazione» ha commentato il presidente Nicola Zingaretti. Soddisfatto anche l’assessore alla Sanità e l’integrazione sociosanitaria del Lazio Alessio D’Amato: «La sanità è anche questo, umanizzazione degli ospedali. Abbiamo svolto un grande lavoro organizzativo per far decollare il servizio fino a poco tempo fa irrealizzabile».
Alle direzioni sanitarie il compito di segnalare gli spazi in cui è autorizzato l’ingresso di animali e gli orari di visita; agli amici “pelosi” è richiesto il certificato sanitario di buona salute, e un salto alla toelettatura.
L’ingresso dei fidati animali domestici deve essere richiesto dal malato o da un suo familiare e autorizzato dalla direzione sanitaria.