L’uomo, arrestato, rimproverava alla professionista di non aver fatto abbastanza per salvare la vita della madre. «Le brutalità nei confronti dei lavoratori della sanità sono, ormai, all’ordine del giorno. Il Parlamento approvi presto il Ddl antiviolenza. Tutta la mia solidarietà alla dottoressa», ha affermato il Ministro della Salute Giulia Grillo
Aveva appena lasciato l’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone quando un uomo incappucciato l’ha aggredita al collo con un cacciavite. Vittima la dottoressa Maria Carmela Calindro, in servizio all’Unità operativa complessa di Medicina del nosocomio crotonese, ricoverata in rianimazione ma non in pericolo di vita.
Da quanto è stato possibile apprendere, pare che l’uomo, con il volto travisato da un cappuccio e una sciarpa, le rimproverasse della morte della madre che era stata ricoverata nel suo reparto. Proprio quando l’aggressore si apprestava a sferrare un secondo fendente al collo della vittima è intervenuto un ambulante di nazionalità marocchina che si trovava nei pressi e che ha bloccato l’uomo, di fatto salvando la vita al medico.
LEGGI ANCHE: AGGRESSIONI, CDM APPROVA DISEGNO DI LEGGE: PREVISTA AGGRAVANTE E OSSERVATORIO ANTI-VIOLENZA. GRILLO: «SEGNALE FORTE»
Esattamente tre mesi addietro, il 2 agosto, un altro medico in servizio all’ospedale di Crotone venne brutalmente aggredito da un intero nucleo familiare che rimproverava al professionista di non aver fatto abbastanza per salvare la vita di un loro congiunto. La vicenda aveva suscitata l’indignazione generale non solo dei colleghi del medico aggredito ma dell’intera città e nei giorni successivi erano state intensificate le misure di sicurezza all’interno e all’esterno dell’ospedale di Crotone. È stata disposta la custodia cautelare per l’aggressore, un 50enne crotonese.
Il Ministro della Salute Giulia Grillo ha espresso immediatamente la sua solidarietà alla dottoressa: «Ancora un episodio di violenza ai danni di un operatore sanitario, questa volta a Crotone. Le brutalità nei confronti dei lavoratori della sanità sono, ormai, all’ordine del giorno. Il Parlamento approvi presto il Ddl antiviolenza. Tutta la mia solidarietà alla dottoressa Calindro».
Sulla stessa lunghezza d’onda il Presidente della FNOMCeO Filippo Anelli: «Siamo costretti a registrare oggi l’ennesimo atto di violenza verso una collega che, all’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, è stata aggredita con un cacciavite mentre smontava dal turno e ora è ricoverata in codice rosso. Siamo come sempre vicini a lei, alla famiglia, a tutti i colleghi, ma le parole non bastano, non ci bastano più. Chiediamo al Governo un atto concreto: trasmuti il Disegno di legge sulla violenza contro gli operatori sanitari, attualmente incardinato in Commissione Igiene e Sanità del Senato, in un Decreto legge, in modo da renderlo immediatamente esecutivo». Il presidente della Federazione nazionale Ordini dei medici propone anche una misura alternativa: «In alternativa inserisca un emendamento sulla materia all’interno della Legge di bilancio, prevedendo la procedibilità d’ufficio per gli aggressori, che scatterebbe in automatico se i medici fossero sempre considerati pubblici ufficiali. La situazione dei nostri medici, dei nostri infermieri, dei nostri operatori – incalza Anelli – è grave è urgente: una vera emergenza di sanità pubblica, che mina alla base il nostro Servizio Sanitario nazionale. Diciamolo forte, diciamolo tutti insieme, cittadini, medici, decisori: Basta con la violenza».