Il ministro ha sottolineato: «Gli infermieri saranno giocatori titolari nella partita del futuro del Servizio sanitario nazionale». E la presidente dell’Ordine Barbara Mangiacavalli le dona un libro fotografico sugli infermieri
Giulia Grillo, Ministro della Salute, è intervenuta al Consiglio nazionale della Fnopi, la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche, sottolineando la centralità della figura dell’infermiere nel futuro del Sistema sanitario nazionale. «Abbiamo fatto più di qualcosa in questi primi sei mesi di lavoro – ha sottolineato Grillo – contiamo per il prossimo anno di fare molto ma molto di più e gli infermieri saranno giocatori titolari nella partita del futuro del Servizio sanitario nazionale».
Il ministro ha portato il suo saluto ai 102 presidenti degli Ordini provinciali e al Comitato centrale della Fnopi, che rappresentano gli oltre 450mila infermieri presenti in Italia. «Oggi – ha detto Giulia Grillo – sono molto felice di essere qui con i presidenti degli ordini provinciali e l’intero comitato centrale degli ordini infermieristici che stanno facendo un grande lavoro per valorizzare e attualizzare sempre di più la professione infermieristica. Non per niente alla celebrazione dei 40 anni del nostro servizio sanitario nazionale – ha proseguito il ministro – sul palco prima tra tutti gli attori della nostra salute c’è stata un’infermiera. La nostra attenzione è per tutti gli attori della sanità e conosco bene le condizioni di lavoro con cui vi dovete confrontare, massacranti, in alcune realtà di natura sociale, fino alla violenza».
«Stiamo puntando col Governo – ha detto ancora – al superamento del blocco delle assunzioni e del tetto che lega la spesa del personale al 2004, per tutti gli operatori e soprattutto per il vostro comparto dove sappiamo che ci sono carenze gravissime e storture che si sono stratificate nell’ultimo decennio e che mettono a rischio i servizi. In questi giorni, come tutti sanno – ha proseguito il ministro – ho azzerato il Consiglio superiore di Sanità e nell’esaminare chi erano i componenti uscenti mi sono accorta che non solo mancavano le rappresentanze di molte professioni, ma che non c’era neppure un infermiere: ora ci sarà, ve lo assicuro. E anche nel prossimo Patto per la salute che stiamo per scrivere con le Regioni – ha proseguito – porteremo avanti le istanze che la vostra presidente ci ha illustrato: il punto ascolto al Ministero c’è sempre, per voi come per tutti. Avremmo voluto già da questa legge di Bilancio mettere più risorse sulla sanità per soddisfare tutti, ma nel triennio successivo ce la faremo e le risorse ci saranno».
«Ho notato invece – ha proseguito il ministro – un livello crescente di insoddisfazione nei cittadini per il servizio sanitario: vorrei che tutti comprendessero l’importanza della nostra sanità, del nostro servizio unico, pure con i suoi difetti. Dobbiamo recuperare il rapporto con il cittadino paziente e voi siete quelli più prossimi a lui, quelli che passano con lui più tempo professionalmente. Difendiamo il Ssn – ha detto ancora – universalistico e pubblico: non credo sia civile un paese che non garantisce le cure a una persona senza assicurazione. Facciamo, tutti insieme, re-innamorare il cittadino del Ssn. Camminiamo insieme per una sanità più equa e attenta ai diritti dei pazienti, ma anche di tutti gli oltre 2 milioni di lavoratori ogni giorno in prima linea».
Al Ministro la presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli ha donato un libro fotografico sugli infermieri, con una dedica: «Con l’auspicio di avviare un percorso comune per il riconoscimento e la valorizzazione della professionalità e dell’impegno delle centinaia di migliaia di infermieri che ogni giorno lavorano con un solo pensiero: il bene della persona».