«Ben venga la svolta impressa dal presidente De Luca con le prime nomine di direttori generali, che muovono a considerazioni diverse in relazione alla diversità delle persone che hanno ricevuto questo mandato», lo afferma, in una nota, Roberto D’Angelo, coordinatore della Cisl Medici per l’area metropolitana di Napoli. «Se della dottoressa Costantini possiamo dire che, […]
«Ben venga la svolta impressa dal presidente De Luca con le prime nomine di direttori generali, che muovono a considerazioni diverse in relazione alla diversità delle persone che hanno ricevuto questo mandato», lo afferma, in una nota, Roberto D’Angelo, coordinatore della Cisl Medici per l’area metropolitana di Napoli. «Se della dottoressa Costantini possiamo dire che, dopo un primo difficile impatto con l’ASL Napoli 3sud, complessa da gestire quanto estesa, ha dato prova di serietà e capacità di governo che fanno ben sperare per un prosieguo della sua esperienza, per quanto riguarda il dottor D’Amore lo aspettiamo alla prova dei fatti, considerato che il passaggio da commissario straordinario a manager con ampi poteri non da’ più alcun alibi circa decisioni importanti come l’adozione della contabilità per centri di costo, che oltre ad essere un obbligo di legge è un indispensabile strumento gestionale sul quale non è stato capace di andare al di là delle buone intenzioni».
Per quanto riguarda la nomina del dottor Ciro Verdoliva, «che ha portato a compimento – sottoliena la nota – i lavori per la messa in attività dell’Ospedale del Mare ed è stato nominato direttore generale del Cardarelli», D’Angelo afferma: «Abbiamo molto apprezzato il richiamo etico alla centralità del paziente, che condividiamo, ma ci è un po’ dispiaciuto che non abbia fatto alcun cenno al personale, a quelli che ‘tirano la carretta’ e senza i quali anche il suo Ospedale del Mare è un contenitore vuoto: speriamo che questo non segni la differenza critica tra un ottimo organizzatore di strutture e gare per l’acquisizione di presidi ed un efficace gestore di quel ‘capitale umano’, che è stato fino ad oggi il tesoro disprezzato della sanità campana e che le ha impedito di affondare, in tutti questi anni in un mare di melma».
Al governatore De Luca, la Cisl Medici di Napoli «aveva già chiesto, dopo la fine della stagione dei ‘commissari niente affatto straordinari’, di attivare opportuni meccanismi di controllo dell’operato dei futuri direttori generali delle strutture sanitarie e dei loro collaboratori e di aprire una nuova stagione di confronto costruttivo con le organizzazioni sindacali e con i cittadini utenti del servizio sanitario regionale».