«Molto spesso – spiega il responsabile del servizio Oftalmologia generale del San Raffaele di Milano – se siamo distratti da ciò che sentiamo non abbiamo la stessa partecipazione a quello che vediamo. O prevale un senso o l’altro». Che aggiunge: «Anche se si ha l’idoneità a guidare con quattro decimi, si dovrebbe comunque guidare nelle condizioni migliori, e quindi con dieci decimi»
Mettersi alla guida nelle condizioni migliori significa anche correggere nel modo più efficace possibile tutti i difetti della vista. A prescindere dalla idoneità concessa al momento del rilascio o del rinnovo della patente. A sostenerlo è Francesco Loperfido, responsabile del servizio Oftalmologia generale del San Raffaele di Milano e dell’ambulatorio per il rinnovo della patente. Intervenuto al recente simposio dedicato alla guida in sicurezza, organizzato dal Gruppo Oculisti Ambulatoriali Liberi (GOAL), Loperfido ha infatti messo in relazione vista e capacità attentive.
«Essere sottocorretti anche di mezzo grado – precisa a Sanità Informazione – comporta un abbassamento dell’attenzione. E anche se si ha l’idoneità a guidare con quattro decimi, si dovrebbe comunque guidare nelle condizioni migliori, e quindi con dieci decimi. È fondamentale allora avere una adeguata correzione, e per questo vorrei che la legge cambiasse».
«Posso capire – prosegue Loperfido – il soggetto che può recuperare una acuità visiva migliore e guida quindi con i decimi che ha, ma chi può migliorare dovrebbe farlo, a prescindere dal punto di vista legale. Si tratta anche di rispetto per se stessi e per i pedoni della strada».
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Da evidenziare, poi, un altro passaggio dell’intervento del dottor Loperfido dedicato alla distraibilità visiva, quella condizione di «distrazione psicologica oltre che visiva per un difetto della vista. «Molto spesso – spiega – se siamo distratti da ciò che sentiamo non abbiamo la stessa partecipazione a quello che vediamo. O prevale un senso o l’altro. E non sapendolo, troppo spesso affrontiamo la strada con i nostri difetti visivi, magari con luminanze diverse e a velocità molto alte in maniera molto disattenta».
Ed è sempre legato alla distraibilità il consiglio che Loperfido dà a tutti coloro che si mettono alla guida: «Non usate il cellulare. E non solo perché le regole sono molto rigide e prevedono anche il ritiro della patente, anche per chi guida per lavoro. E poi – aggiunge – siate attenti a voi stessi. Se la sera vi accorgete di vedere meno, se vi accorgete che in un sorpasso vi manca la visione binoculare o che molte volte le capacità attentive vengono meno, non c’è bisogno che la legge vi imponga una visita oculistica. La fate, perché serve a voi stessi e serve agli altri».