Sanità 8 Gennaio 2019 10:45

SSN, Francesco De Lorenzo (FAVO): «Su cancro e grandi malattie non ci siano barriere. Stato intervenga con poteri sostitutivi per garantire Lea»

L’ex ministro della Sanità, oggi alla guida Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia, lancia la sua proposta per rendere sostenibile il SSN: «Bisognerebbe cominciare a capire che è meglio evitare di far pagare i ticket ai malati di cancro per gli aspetti diagnostici piuttosto che pagare per chi ha un mal di testa o un mal di gola»

«Non ci devono essere barriere alle migliori cure possibili soprattutto per le malattie più importanti». Francesco De Lorenzo, ex ministro della Sanità e presidente della FAVO (Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) e della European Cancer Patient Coalition, cui afferiscono oltre 400 associazioni di malati di cancro in tutta Europa, ha le idee chiare su quello che andrebbe modificato nella sanità italiana. A partire dalle diseguaglianze che, inevitabilmente, si sono create con la regionalizzazione del Sistema sanitario italiano, un problema a cui si può ovviare permettendo allo Stato di poter intervenire con poteri sostitutivi «garantendo i Lea. Non è possibile – spiega De Lorenzo a Sanità Informazione – che alcune regioni hanno i finanziamenti per l’assistenza domiciliare e non la fanno e il malato di cancro muore nei reparti per acuti perché non ha l’assistenza domiciliare, dovrebbe intervenire lo Stato».

LEGGI ANCHE: SANITA’, L’EX MINISTRO DE LORENZO: «REGIONALISMO HA CREATO DISEGUAGLIANZE. OCCORRE INTERVENIRE CON POTERI SOSTITUTIVI»

Presidente, da poco sono stati celebrati i 40 anni del Sistema sanitario nazionale: quali sono secondo lei i due problemi più gravi che affronta il nostro SSN?

«Oggi il diritto alla salute e quindi all’accesso ai trattamenti terapeutici è un diritto condizionato dalla sostenibilità economica. È inutile che giriamo attorno al problema senza riconoscere questo. Certo tutti vorremmo dare tutto a tutti. Questo è un problema che si è dimostrato nel tempo impossibile. Bisogna lavorare per evitare sprechi, per finalizzare meglio i trattamenti, però bisogna fare i conti con questa realtà. Io personalmente ritengo che bisognerebbe anche cominciare a pensare di garantire in primis a tutti la cura e i migliori trattamenti per le grandi malattie. Le grandi malattie toccano un po’ tutti: la cardiochirurgia, l’ictus cerebrale, tutte le grandi malattie dove c’è bisogno di alta specializzazione e di assistenza ospedaliera adeguata. Per queste patologie non ci devono essere barriere alle migliori cure possibili soprattutto oggi che con i prodotti innovativi si possono fare i miracoli. Penso che forse quelli che hanno più mezzi dovrebbero pagare per evitare che ci sia una dispersione di risorse per patologie transitorie come l’influenza, un piccolo catarro, un dolore reumatico, ecc. Per questo forse bisognerebbe cominciare a capire che è meglio evitare di far pagare i ticket ai malati di cancro per gli aspetti diagnostici piuttosto che pagare per chi ha un mal di testa o un mal di gola».

LEGGI ANCHE: TROMBOSI, SECONDA CAUSA DI MORTE IN PAZIENTI ONCOLOGICI. DE LORENZO (ECPC): «CORRELAZIONE TRASCURATA, INFORMARE PAZIENTI»

Lei è un critico della regionalizzazione del sistema sanitario…

«A quel tempo noi avevamo previsto anche il potere sostitutivo, tanto più che ci troviamo di fronte ad una regionalizzazione spinta. Oggi dovremmo avere un governo centrale che sia in grado di intervenire se viene meno il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza. Non è possibile che alcune regioni hanno i finanziamenti per l’assistenza domiciliare e non la fanno e il malato di cancro muore nei reparti per acuti perché non ha l’assistenza domiciliare, dovrebbe intervenire lo Stato. Di fronte a queste carenze io credo che bisognerebbe garantire il diritto all’accesso ai trattamenti al malato ovunque esso risieda, e per far questo io credo che, lasciando l’autonomia alle regioni, uno Stato centrale che interviene per garantire i Lea ci vuole».

Articoli correlati
Johnson & Johnson in oncologia: 35 nuove richieste di autorizzazione di farmaci entro il 2030
In un quadro di massima allerta per quanto riguarda la diffusione mondiale del cancro, Johnson & Johnson illustra la sua attività di ricerca in oncologia. Entro il 2030 la big pharma USA prevede di presentare 35 nuove richieste di autorizzazione per farmaci e terapie oncologiche
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Fondazione AIRC: con Le Arance della Salute, una mobilitazione collettiva contro il cancro
L’anno di Fondazione AIRC inizia con una nuova campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi che invita ad agire concretamente per fare la differenza, per se stessi e per gli altri, attraverso l’adozione di sane abitudini e il sostegno alla ricerca
Tumori: test genomici sottoutilizzati e gravi disparità regionali, 14 punti per ridefinire gli standard
Una ricerca condotta da Cipomo con il contributo di Cergas SDA Bocconi, ha rilevato gravi disparita regionali in Italia nell'accesso e nell'organizzazione dell'oncologia di precisione
di V.A.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...