Salute 8 Gennaio 2019 19:28

Neonati morti, Ospedale Brescia esclude focolaio infettivo. Al via i lavori della commissione d’inchiesta regionale: indagherà su cartelle cliniche

Entro 30 giorni arriveranno le conclusioni dell’indagine regionale. Sulla vicenda sono in corso altre verifiche: quella della Procura, i Nas e gli ispettori ministeriali. Entro 30 giorni le conclusioni. Il Dg Trivelli: «Non c’è collegamento con focolaio batterico del 2018»

di Federica Bosco

Una triste fatalità. O qualcosa di diverso. Saranno le inchieste in corso a stabilire la verità sul caso dei neonati spirati in pochi giorni presso la Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale dei Bambini dell’ASST Spedali Civili di Brescia.  Sulla vicenda sono in corso diverse verifiche: oltre alle indagini scattate da parte della Procura, è stata avviata dalla Regione Lombardia una commissione d’inchiesta; sono scesi in campo anche i Nas inviati dal ministero della Salute e sono in arrivo nei prossimi giorni gli ispettori ministeriali.

LEGGI ANCHE: BRESCIA, TRE NEONATI MORTI IN SETTE GIORNI AGLI SPEDALI CIVILI: ARRIVANO ISPETTORI E NAS. GRILLO: «CAPIRE SE C’È CORRELAZIONE TRA I CASI»

Secondo l’ospedale non si tratterebbe di un focolaio epidemico come era stato invece ipotizzato in un primo momento. In tutti i casi l’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Brescia, ha avviato ieri, su mandato della Direzione generale Welfare della Regione Lombardia, una commissione d’inchiesta che avrà il compito di accertare cause ed eventuali responsabilità dei fatti occorsi. A renderlo noto lo stesso assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, dopo la visita all’ospedale dei bambini dell’ASSt Spedali Civili di Brescia.  La Commissione, composta dalla dott.ssa Annamaria Indelicato, direttore sociosanitario ATS di Brescia; dalla dott.ssa Giovanna Mangili, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Patologia Neonatale dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo; dal dott. Claudio Francesco Farina, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Microbiologia e Virologia dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo; dal dott. Domenico Castaldo, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Legale dell’ASST Ovest Milanese; dal dott. Paolo Viganò, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive dell’ASST Ovest Milanese; e dal dott. Pietro Barbieri, Risk Manager dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano ha il compito di analizzare le cartelle cliniche messe a disposizione dall’ospedale. Al termine dei 30 giorni verranno fatte le dovute valutazioni. Dopo una prima riunione con il nuovo direttore generale di ATS Brescia, Claudio Sileo, oggi sono stati avviati i lavori della Commissione di cui fa parte anche un patologo neonatale.

PARLA IL DIRETTORE GENERELE DELL’OSPEDALE

«È giusto che ci sia una commissione d’inchiesta regionale in campo, è giusto che la Procura indaghi, è giusto muoversi di fronte alla morte di 4 neonati». Dopo i casi registrati nel giro di una settimana nel reparto di Terapia intensiva neonatale degli Spedali Civili di Brescia, a parlare è il direttore generale dell’Asst, Marco Trivelli. «Vediamo cosa diranno gli esiti delle verifiche in corso. C’è anche l’indagine regionale, che credo confermerà la nostra visione». L’ospedale, dalla ricostruzione e dall’analisi delle informazioni raccolte sui casi, non ritiene vi sia un legame tra i decessi registrati tra il 30 dicembre scorso e il 5 gennaio «Sono nuovo in questa Asst, ma di una cosa sono certo – dichiara il Dg – questa è una struttura reattiva e capace. E lo dico perché ho visto il lavoro che è stato svolto in relazione al caso affrontato questa estate», cioè dei bimbi risultati positivi al batterio ‘serratia marcescens’, vicenda emersa con la morte di un neonato il 6 agosto 2018. Il manager conferma che dall’analisi non emergono collegamenti tra i casi dei piccoli deceduti in questi giorni. «C’era una vicinanza fisica tra i neonati, ma è naturale perché in Terapia intensiva ci sono due locali. Quanto alla mortalità per i piccoli sotto i 1.500 grammi ricoverati in Tin, il dato 2017 del reparto di Brescia (12%) è in linea con l’ultimo dato consolidato nazionale disponibile, che è del 12,10%, e migliore di quello internazionale (14,30%). Il 2018 non si discosta da queste performance malgrado la vicenda della serratia. Non ci sono state deflessioni nella qualità».

Articoli correlati
Arturo è in Italia. La nuova variante è stata individuata a Pavia
Abbiamo la prima prova che a nuova «sorella» di Omicron, Arturo, si trova in Italia. «E' stata identificata dall'équipe di Fausto Baldanti, direttore dell'Unità di microbiologia e virologia dell'Irccs San Matteo di Pavia», annuncia ufficialmente l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso
Sanità, Laboratorio Lombardia: a Milano per la prima volta confronto tra tutti i soggetti della filiera
L’appuntamento, dal titolo "Sanità Futura: quali prospettive per lo sviluppo del sistema lombardo?", è stata anche l’occasione per individuare le prossime iniziative in grado di supportare la messa a terra della riforma regionale del 2021 e del dm 77 sulla riorganizzazione della medicina territoriale
Dal 22 al 24 settembre a Brescia “Colloquium Dental”, appuntamento con le eccellenze dell’odontoiatria
I più importanti cultori delle scienze odontoiatriche daranno vita a un confronto sull’introduzione delle nuove tecnologie e sui nuovi orizzonti dell’odontoiatria digitale
Milano, cittadini contro la Casa di Comunità: «No alla cattedrale nel deserto»
Raccolte 6000 firme dal Comitato Bonola per esprimere il malcontento a Regione Lombardia sulla Casa di Comunità che dovrebbe sorgere tra i palazzi di via Ugo Betti. La vicepresidente: «Mancano i medici di base e il terreno su cui dovrebbe sorgere la Casa di Comunità attende la bonifica dall’amianto»
Dalla Sicilia alla Lombardia: la “tratta” della PMA
Aurora denuncia a Sanità Informazione la sua storia ai limiti della legalità: in Sicilia la Procreazione medicalmente assistita è sempre stato un bene lusso e chi non poteva permetterselo andava fuori Regione. Ma dal 9 maggio l’assessorato alla Sanita siciliano ha bloccato la mobilità sanitaria. Aurora, Giacomo D’Amico, presidente di Hera e Antonino Guglielmino, presidente nazionale della SIRU svelano tutte le carte
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...