L’incontro si svolgerà il 26 gennaio presso la Fondazione CA.RI.GO. Il promotore L’Angiocola: «Nuove evidenze scientifiche dei DOAc nei pazienti con fibrillazione atriale non valvolare (FANV) e nel trattamento di pazienti affetti da tromboembolismo venoso (TEV), aggiornamento fondamentale»
Un congresso per parlare di un nuovo approccio all’anticoagulazione. Lo propone la SIMEDET, Società Italiana di Medicina Diagnostica e Terapeutica, che terrà il 26 gennaio a Gorizia (presso la Fondazione CA.RI.GO.) il convegno DOAc. Dietro questa sigla si nasconde l’acronimo Direct oral anticoagulant, gli anticoagulanti ad inibizione diretta che negli ultimi tempi stanno mostrando evidenze scientifiche importanti nei pazienti con fibrillazione atriale non valvolare (FANV) e nel trattamento di pazienti affetti da tromboembolismo venoso (TEV).
Il Congresso propone un nuovo approccio multidisciplinare all’argomento “anticoagulazione” al momento particolarmente dibattuto per le applicazioni e le implicazioni nella pratica clinica quotidiana negli ambiti di Medicina Interna, Cardiologia, Neurologia e Geriatria. Il Presidente del Congresso, Dr.ssa Gerardina Lardieri, Primario della S.C. U.C.I.C. – Cardiologia degli Ospedali di Gorizia e Monfalcone, ha favorevolmente accolto e supportato l’iniziativa, consapevole della sempre più stringente necessità di favorire una eccellente informazione scientifica, al fine di favorire l’aggiornamento capillare e qualitativo degli operatori sanitari.
Tra i promotori dell’evento il dottor Paolo Diego L’Angiocola, co-fondatore di SIMEDET, dirigente medico di Cardiologia in forze presso la S.C.U.C.I.C.-Cardiologia dell’Ospedale di Gorizia: «La multidisciplinarietà – spiega L’Angiocola – è punto di forza della nostra società scientifica. È opportuno favorire il più possibile l’interazione, la collaborazione ed il confronto tra tutti gli operatori sanitari ed i diversi specialisti delle diverse branche medico-chirurgiche; il tema dell’anticoagulazione è multidisciplinare e costituisce terreno per confronto comune che arricchisce ogni operatore sanitario. In considerazione della disponibilità di numerosi trial clinici dedicati all’argomento “anticoagulazione” e delle molte sotto-analisi scientifiche effettuate, è possibile riconsiderare quelli che, fino a poco tempo fa venivano consuetamente denominati “nuovi anticoagulanti orali”, non più “così nuovi”, ridefinendoli appropriatamente e semplicemente quali “anticoagulanti ad inibizione diretta” o “DOAC – Direct oral anticoagulant”; i dati derivanti dalla “real world” analisi hanno apportato nuove evidenze scientifiche relative all’uso dei DOAC nei pazienti con fibrillazione atriale non valvolare (FANV) e nel trattamento di pazienti affetti da tromboembolismo venoso (TEV)».
«Risulta dunque necessario e utile – continua L’Angiocola – un continuo aggiornamento e confronto scientifico circa i principi attivi farmacologici in relazione alle necessità sanitarie di pazienti sempre più “complessi” ed affetti da comorbidità multiple, spesso in politerapia farmacologica. Risulta congruo evidenziare e condividere le scelte terapeutiche più adeguate ed i modelli gestionali clinico-terapeutici più efficaci rispetto a pazienti sempre più fragili e polipatologici nel continuo confronto multidisciplinare tra specialisti afferenti a branche diverse, presentando le evidenze scientifiche più recenti e la loro applicazione nella pratica clinica». L’evento coinvolgerà internisti, cardiologi, neurologi ed urgentisti di fama nazionale con particolare expertise in ambito di anticoagulazione. Tra i relatori Fernando Capuano, presidente della SIMEDET, Dimitriy Airoli – U.O.C. di Medicina Cardiovascolare, Responsabile Centro Antitrombosi, Ospedale Santa Maria Nuova, Reggio Emilia, Franco Cominotto, Direttore, S.C. di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza, Presidio Ospedaliero di Gorizia, AAS 2 Bassa Friulana-Isontina. Il convegno si svolge con il patrocinio dell’“Azienda per l’Assistenza Sanitaria n. 2, bassa friuliana-isontina”.