La presidente dell’Associazione Italiana Ospedalità Privata sottolinea: «Non è certamente la finanziaria che avremmo desiderato, ma ci sono diversi aspetti che testimoniano che l’impegno associativo non è stato vano». Sull’Ires al terzo settore: «Il Presidente Conte si è impegnato a cambiare questa norma»
Tetti di spesa delle Regioni, iscrizioni agli albi delle professioni sanitarie, pubblicità sanitaria e Ires al terzo settore. Sono tanti i temi su cui l’Aiop, l’Associazione Italiana Ospedalità Privata, ha detto la sua nella stesura della legge di Bilancio. Un lavoro che la presidente Barbara Cittadini ha rivendicato nella lettera aperta agli associati Aiop.
«Siamo riusciti a fare in modo che la ragionevolezza delle nostre argomentazioni trovasse ascolto» sottolinea Cittadini che aggiunge: «Non è certamente la finanziaria che avremmo desiderato, ma ci sono diversi aspetti che testimoniano che l’impegno associativo non è stato vano». Andiamo a vedere nel dettaglio i punti su cui l’Aiop si è espressa.
TETTI DI SPESA DELLE REGIONI
Tra i temi su cui l’Aiop da sempre è in prima linea c’è quello di consentire alle Regioni di potere derogare dal tetto di spesa, imposto dalla spending review senza limiti temporali.
Il comma 514 dell’art. 1 della Legge prevede, per il 2019, un finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard di 114.439 mln di euro, con un incremento di 2.000 mln per il 2020 e di un ulteriore 1.500 mln di euro per il 2021. L’accesso delle Regioni agli incrementi del 2020-2021 (co. 515) è subordinato alla stipula, entro il 31/3/2019, di un’intesa in sede di Conferenza Stato Regioni, che contempli misure di programmazione e di miglioramento della qualità delle cure e dei servizi erogati e di efficientamento dei costi. Queste misure devono riguardare, tra l’altro, il miglioramento dell’efficienza e dell’appropriatezza nell’uso dei fattori produttivi e l’ordinata programmazione del ricorso agli erogatori privati accreditati che siano preventivamente sottoposti a controlli di esiti e di valutazione con sistema di indicatori oggettivi e misurabili. «Un testo – sottolinea Cittadini – che necessita, incontrovertibilmente, di una corretta interpretazione, in quanto non è di immediata comprensione, soprattutto, nei suoi aspetti applicativi. Rinvia, infatti, la sua fase implementativa alle Regioni ed al loro coordinamento nazionale, affinché si concretizzi la possibilità di una deroga al blocco del tetto di spesa del nostro comparto, comunque prevista dalla finanziaria al comma 515 lettera f. Pur con tutti i limiti – aggiunge Cittadini – che si possono riscontrare nel dettato della legge, il cui iter di approvazione è stato complesso, e pur consapevole delle difficoltà alle quali andremo incontro nella fase interpretativa, rispetto a espressioni lessicali articolate e di non immediata e semplice comprensione, non v’è dubbio che queste disposizioni rappresentino per l’Aiop un risultato importante, che attendevamo da ben 6 anni».
ALBI PROFESSIONI SANITARIE
Altro nodo è quello dell’iscrizione agli Albi delle professioni sanitarie: uno dei temi più discussi di questa legge finanziaria. L’Aiop, su questo punto, si è schiarito a fianco del governo approvando che consente a quelle figure professionali (circa 20.000 persone) che non avrebbero potuto iscriversi ai neo-costituiti Albi professionali – come previsto dalla legge n.3 del 11/1/2018 (c.d. legge Lorenzin), mettendo in difficoltà anche le strutture Aiop nelle quali molti di essi operano – di poter avere un periodo transitorio di deroga. «Le nostre richieste – aggiunge Cittadini – sono state accolte e la legge individua i requisiti che tali professionisti sanitari, dipendenti o autonomi, devono possedere perché possano iscriversi, entro il 31/12/2019, negli elenchi speciali ad esaurimento istituiti presso gli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione (co. 537)».
PUBBLICITA’ SANITARIA
Sul tema della “pubblicità sanitaria”, Aiop esulta per «aver scongiurato l’ipotesi di una norma restrittiva che faceva riferimento, inizialmente, ad una procedura superata ed anacronistica, censurata dall’Autorità Antitrust, che contemplava una preventiva autorizzazione da parte dell’Omceo». Rimane, quindi, la possibilità di fornire le informazioni (di cui all’art.2, co. 1 del Dl n.223/2006), funzionali a garantire la sicurezza dei trattamenti sanitari, escluso qualsiasi elemento di carattere promozionale o suggestivo, nel rispetto della libera e consapevole determinazione del paziente, a tutela della salute pubblica, della dignità della persona e del suo diritto a una corretta informazione sanitaria (co.525).
IRES TERZO SETTORE
Sull’Ires e l’abrogazione della tassazione agevolata al terzo settore, Aiop punta sulle dichiarazione del Presidente del Consiglio Conte che ha dichiarato che quanto stabilito dai commi 51-52, che abrogano la tassazione agevolata al 50% dell’IRES degli Enti di cui all’art.6 del Dpr 29/9/73, n.601, verrà rivisto nel mese di gennaio.