800 opere da 83 paesi del mondo che raccontano com’è vivere con una malattia rara o una disabilità. La quarta edizione del Festival vuole regalare al pubblico sensazioni intense trasformando l’invisibilità dei malati rari in visibilità, per far riflettere sull’importanza della comprensione, dell’inclusione e della gentilezza
Un’intera settimana di cortometraggi nazionali, internazionali, documentari, spot e corti d’animazione. Storie coraggiose e toccanti del “vivere diverso” che rivelano come e quanto si possono superare i propri limiti fisici. La quarta edizione di “Uno Sguardo Raro”, il Festival di cinema internazionale sul tema delle malattie rare organizzato e promosso da NOVE PRODUZIONI, associazione culturale senza scopo di lucro, con il patrocinio e la collaborazione di molti enti pubblici e privati e con media partner OMAR, avrà luogo a Roma dal 28 gennaio al 3 febbraio 2019 presso Regione Lazio, Biblioteche, Istituto Roberto Rossellini e le due serate finali presso la Casa del Cinema.
«L’obiettivo è quello di promuovere le migliori opere video sulle malattie rare per creare un punto d’incontro solidale con il mondo del cinema – sottolinea la direzione artistica -. Il fine è dare un impulso alla produzione di nuovi registri di comunicazione visiva sul tema. Un punto di partenza per raccontare come l’esperienza di chi ha già lottato e magari raggiunto qualche vittoria, sia una ricchezza da condividere». Il tema dell’edizione 2019 è, infatti, “raro ma non solo”, perché scambiarsi esperienze attraverso i racconti di paesi e culture diverse, aiuta a vedere le cose da altre angolazioni e «infrange il senso di isolamento che è uno dei problemi più sentiti dalle persone giovani affette da queste patologie».
Si calcola che in Europa gli affetti da una patologia rara siano circa 30 milioni. In Italia sono 670mila le persone ufficialmente registrate come “malate rare”, ma si stima che siano circa un milione e mezzo, a cui si devono aggiungere anche i familiari coinvolti nell’assistenza. Parliamo di malattie complesse, gravi, degenerative e invalidanti; alcune, però, con una diagnosi precoce e specifiche terapie, consentono una buona qualità di vita.
Il Festival anticipa la celebrazione della Giornata delle Malattie Rare del 28 febbraio prossimo e vede la direzione artistica dell’attrice e autrice Claudia Crisafio: il progetto culturale nasce dal suo incontro con Serena Bartezzati, malata rara.
In gara 800 opere da 83 paesi: dalla Norvegia al Ghana, dall’Uzbekistan agli Stati Uniti. Ventuno, quelli selezionati per la fase finale da una giuria presieduta da Gianmarco Tognazzi che saranno proiettati alla Casa del Cinema il 2 febbraio e premiati il 3 febbraio.
A giudicare insieme all’attore Tognazzi saranno: Irene Ferri, Bruno Oliviero, Fabrizio Zappi, Domenica Taruscio, Carlo Calcagni, Diana Daneluz, Giulio D’Ercole, Stefania Collet, Michelangelo Gratton, Simona Bellagambi e Guglielmo Lorenzo.