Il 21 febbraio incontro a Roma presso la Sala Isma di Santa Maria in Aquiro con il presidente della Commissione Sanità Pierpaolo Sileri e altri esperti del settore. Andrea Tortorella (Osservatorio Blockchain Link Campus University): «Dalle cartelle cliniche alla lotta ai farmaci contraffatti, tanti i campi in cui si può applicare questa tecnologia»
Ha un nome che a molti può ancora risultare sconosciuto. Potrebbe ricordare qualcosa di esotico, o far pensare a complessi sistemi comprensibili solo a ‘nerd’ o tecnici del settore. La Blockchain (o catena dei blocchi, come è stata fedelmente tradotta in italiano), in realtà ha veramente un’infrastruttura complicata, e capirne il funzionamento per gli estranei al settore è tanto difficile quanto capire come sia possibile l’esistenza di un qualcosa come Internet. Ma proprio come ha fatto Internet, tuttavia, la Blockchain finirà per pervadere ogni campo delle nostre vite, compreso quello sanitario.
Gli esperti che se ne occupano ne sono convinti, e il 21 febbraio si incontreranno al Senato della Repubblica per discutere proprio delle opportunità e delle prospettive che la Blockchain offre alla sanità. Si tratta, in parole povere, di una tecnologia che consente di tutelare la sicurezza, la trasparenza e l’immutabilità di tutti i dati che vi vengono inseriti.
«Questa tecnologia può essere applicata in innumerevoli modi nella sanità – spiega Andrea Tortorella dell’Osservatorio Blockchain della Link Campus University, tra i relatori del convegno -. Pensiamo alle cartelle cliniche, che se registrate sulla Blockchain possono essere scambiate in modo sicuro e incorruttibile tra varie strutture e diversi medici, riuscendo a seguire sempre il percorso del paziente. Ma questa tecnologia può offrire numerosi benefici anche ai trial clinici, garantendo il rispetto del protocollo, che non può essere falsificato».
«Ma una delle applicazioni che mi sta più a cuore – prosegue Tortorella – è la lotta ai farmaci contraffatti, un ambito in cui stiamo lavorando insieme a Consulcesi Tech. Vista la diffusione ed il prezzo di questi farmaci, quello dei medicinali falsi è diventato un mercato gigantesco, che la Blockchain potrebbe abbattere completamente». E non bisognerà attendere molto, per vedere le prime applicazioni di questa tecnologia in ambiti come quelli descritti da Tortorella: «Sappiamo cosa stanno facendo molti stati e cosa stiamo facendo noi. Ci siamo dentro, e non ci vorranno anni per realizzare tutto questo, ma mesi».
Per conoscere meglio, allora, i risvolti di questa rivoluzione che sta bussando alle porte del mondo sanitario, l’appuntamento è per giovedì 21 febbraio alla Sala Isma del Senato (piazza Capranica 72, Roma), dove interverranno, oltre ad Andrea Tortorella, il presidente della XII Commissione del Senato Igiene e Sanità Pierpaolo Sileri, il vicepresidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo, il presidente di Consulcesi Tech Massimo Tortorella, il direttore scientifico di Futura Stem Cells Pierangela Totta, Monica Costantini e Carlo Maria Medaglia della Link Campus University, il general manager di IQVIA Sergio Liberatore, il consigliere giuridico del Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio Marco Bellezza e Charles Scerri, della Charles Scerri & Associates.