Il vicepresidente dell’Osservatorio Blockchain della Link Campus University e CEO di Consulcesi Tech spiega in che modo la Blockchain può rivoluzionare il mondo della sanità. «L’Italia deve essere capofila di questa rivoluzione tecnologica», aggiunge Massimo Tortorella, Presidente Consulcesi Tech
Dalla Formazione ECM certificata alle Survey per il settore farmaceutico, dalla crioconservazione delle cellule staminali alle cartelle cliniche consultabili ovunque. Sono, questi, solo alcuni possibili utilizzi del protocollo Blockchain nel settore sanitario. Se ne è parlato ampiamente nel corso del convegno “Blockchain in Sanità: opportunità e prospettive”, ospitato dal Senato. «L’Italia deve essere capofila di questa rivoluzione tecnologica – sottolinea Massimo Tortorella, Presidente di Consulcesi Tech – perché il nostro Sistema Sanitario Nazionale è costantemente sotto pressione anche a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. Rispondere ai bisogni di salute dei cittadini richiede una conoscenza approfondita delle loro esigenze – sottolinea Massimo Tortorella –, ciò adesso è possibile attraverso indagini sanitarie verificate, i cui dati sono a prova di fake news grazie alla Blockchain: una vera e propria catena della fiducia».
Al tavolo dei relatori era presente anche Andrea Tortorella, vicepresidente dell’Osservatorio Blockchain della Link Campus University e CEO di Consulcesi Tech, che ha illustrato i numerosi progetti che la divisione tecnologica del Gruppo Consulcesi sta realizzando.
Andrea Tortorella, oggi in Senato Consulcesi Tech e l’Osservatorio Blockchain della Link Campus University ragionano con la politica di questa tecnologia, che non è più solo teoria, ma è già funzionante.
«Sì, ci tenevo a far vedere concretamente ciò di cui ormai si parla tantissimo. Sulla Blockchain ci sono molti servizi, libri e trasmissioni, ma ora è importante far vedere come opera e la semplicità con la quale opera, perché la solidità di questa tecnologia sta proprio nella sua semplicità».
Abbiamo visto un caso concreto: la Blockchain può rendere inalterabile una survey, quindi una ricerca, un sondaggio. E su questo progetto è nata una partnership importante con la multinazionale del settore farmaceutico IQVIA.
«Sappiamo che il tema dei sondaggi fake è attualissimo, e oggi si vive di sondaggi, sia a livello politico che sociale o di marketing, ma anche nella sanità: pensiamo alle farmaceutiche, ai trial clinici o alle ricerche scientifiche. Quindi è fondamentale essere sicuri che le informazioni che si hanno sono vere e poter verificare che lo siano in ogni momento. La Blockchain è la soluzione ideale che offre tutto questo. Le aziende leader in ambito farmaceutico, come IQVIA, non possono quindi che essere fortemente interessate a questo tipo ti tecnologia».
Un altro esempio già funzionante è quello della formazione: curriculum e attestati registrati su Blockchain sono verificabili da tutti in qualsiasi momento.
«Assolutamente. Nel momento in cui un diploma, un risultato o l’intero percorso formativo sono certificati sulla Blockchain, posso verificare quello che viene scritto su un curriculum ed essere sicuro che corrisponde a verità. Al contempo chi lo scrive, sapendo della possibilità di un controllo di questo tipo, porrà più attenzione a cosa inserire».
Voi già applicate tutto questo alla formazione continua dei medici, una cosa su cui il cittadino finora non poteva che fidarsi.
«Noi di Consulcesi Tech abbiamo subito pensato ad applicare la Blockchain ai servizi di formazione continua che il Gruppo Consulcesi offre. Sulla piattaforma che utilizziamo in Albania già certifichiamo sulla Blockchain tutto il percorso, non solo il risultato, della formazione dei medici albanesi. Ma a breve, e intendo a giorni, esporteremo questo sistema anche sulle nostre piattaforme italiane. Quindi una volta che il medico otterrà il suo attestato, potrà presentarlo ai suoi pazienti, alla pubblica amministrazione, all’assicurazione per ottenere sconti oppure, viste le tantissime cause intentate dai pazienti contro i medici, potrà utilizzarlo anche in sede di contenzioso per dimostrare in modo inoppugnabile la sua formazione».