Il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici e degli odontoiatri sulla prima assemblea nazionale di tutte le professioni sanitarie e sociali: «Segno di maturità. Mettiamo nostre competenze a disposizione di società civile e politica»
È stato Filippo Anelli, presidente della FNOMCeO, a volere fortemente la prima assemblea di tutte le professioni sanitarie e sociali. Prontamente hanno risposto tutti in modo positivo al suo appello, e pochi giorno dopo si sono ritrovati seduti fianco a fianco sul palco del teatro Argentina di Roma a discutere delle sfide che il Servizio sanitario nazionale vede all’orizzonte. Prima tra tutte, l’autonomia differenziata.
«La cura delle persone non può prescindere da una visione multi-professionale dell’assistenza – dichiara Anelli ai nostri microfoni a margine dell’assemblea – e questo incontro è un grande segnale di maturità da parte delle professioni, che intendono far da ponte tra politica e società civile, mettendo a disposizione tutte le nostre competenze anche per la riorganizzazione del servizio sanitario».
«Ciò che ci preoccupa – prosegue Anelli commentando il progetto di autonomia differenziata – è che se imbocchiamo una strada nuova e lasciamo da parte questo sistema, che tutto il mondo ci invidia e che nonostante tutto riesce a produrre livelli di salute incredibili grazie ai professionisti e al suo carattere solidaristico e universale, non sappiamo se le cose miglioreranno. Siamo persone di scienza, e pensiamo che i cambiamenti debbano essere ponderati e verificati. Poi se il sistema nuovo è migliore di quello attuale, saremo i primi ad adottarlo».
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