Il giovane medico è il protagonista della pellicola “Sulla strada giusta – rinascere medico in Senegal”, dedicata alla missione chirurgica della Onlus Emergenza Sorrisi e prodotta in collaborazione con il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione ed il sostegno di Consulcesi Onlus. Il 7 marzo a Roma la presentazione
«Una missione umanitaria ti cambia la vita: per questo, ho deciso di farne almeno tre all’anno». Claudio Maestrini, chirurgo specialista in medicina ricostruttiva ed estetica, esprime tutta la sua soddisfazione per gli ottimi risultati raggiunti nel corso della sua prima esperienza in Senegal come medico volontario di Emergenza Sorrisi, la Onlus che aiuta i bambini affetti da gravi malformazioni del viso, traumi di guerra e ustioni.
Da questa esperienza è nato un docu-film intitolato “Sulla strada giusta”, dedicato alla missione chirurgica della Onlus Emergenza Sorrisi e prodotto in collaborazione con il Provider ECM 2506 Sanità in-Formazione ed il sostegno di Consulcesi Onlus. Il protagonista della pellicola è proprio il dottor Maestrini: «Avevo il desiderio di partire per una missione e l’idea di registrare un docu-film per invogliare poi altri giovani medici a compiere la stessa scelta, mi è sembrata interessante e stimolante». La pellicola, fortemente voluta dal Presidente di Consulcesi Onlus, Massimo Tortorella, è stata diretta da Augusto Natale (che ne ha curato anche soggetto e sceneggiatura) e le riprese in Senegal sono state effettuate da Francesco Pistilli.
L’impatto con un ambiente “lontano” migliaia di chilometri dal proprio, non solo per distanza geografica ma soprattutto per lingua, tradizioni e credenze, non è stato semplice. Abituato ad una vita professionale in un contesto sanitario strutturato, con orari precisi e personale formato per ogni emergenza, ha dovuto adattarsi a clima, tempi e modalità di lavoro dei colleghi in loco: «Emergenza Sorrisi è una ONG molto organizzata che mette i volontari nelle migliori condizioni per lavorare bene. Anche per questo, la mia esperienza è stata arricchente sia dal punto di vista lavorativo che umano – confida -. La crescita lavorativa è tanta perché ci si trova a relazionarsi con colleghi che hanno già fatto tante missioni; professionalmente, c’è solo da imparare. Parlando dell’aspetto umano, penso che farebbe bene a tutti: un medico è meno preoccupato nell’affrontarla perché si trova a contatto con la sofferenza ogni giorno però, in realtà, quando valuta i casi, conosce le singole storie e vede le condizioni della sanità locale, si rende conto delle enormi differenze ed è portato, inevitabilmente, ad un confronto con la propria vita in Occidente».
Su iniziativa della Ong Emergenza Sorrisi, giovedì 7 marzo alle ore 9.30, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma, avrà luogo la tavola rotonda “Come aiutarli nel loro paese: e ne ebbe compassione”. L’obiettivo dell’incontro è presentare un modello vincente di aiuto delle popolazioni con minori risorse. Il punto di vista di Emergenza Sorrisi per frenare le ondate incontenibili di immigrati è quello di migliorare le condizioni di vita nei paesi di origine, donando professionalità e specializzazione. In questa occasione, sarà presentato il docufilm realizzato in collaborazione con Sanità in Formazione, che documenta visivamente un metodo riuscito di “aiuto a casa loro”.
I medici volontari di Emergenza Sorrisi, con l’appoggio di Consulcesi Onlus, organizzazione frutto dell’impegno sociale del gruppo Consulcesi, effettuano delicati interventi di labiopalatoschisi – o “labbro leporino” – e asportazione di angioma del labbro, correggendo chirurgicamente gravi deformità del volto di bambini e adolescenti. Questo tipo di operazioni gli regalano un’altra vita, possono tornare ad alimentarsi e a sorridere risolvendo problemi estetici, di nutrizione ed inserimento sociale.
Il dottor Maestrini ha scelto di mettere a disposizione la sua professionalità per aiutare questi bambini ma ha riscontrato numerose criticità, dagli strumenti a disposizione al personale ridotto. Anche gli interventi che in Italia sono più semplici, in Senegal diventano autentiche sfide, vissute fianco a fianco con tutti i medici dell’equipe: «C’è una totale mancanza di competenza e gestione, non ci sono scuole che insegnano a giovani medici come affrontare e curare determinate patologie» specifica il medico. Alcune di queste sono di nicchia anche in Italia, ma qui c’è un’organizzazione diversa: non tutti gli ospedali, nello specifico, si occupano di labio-palatoschisi e non tutti i chirurghi plastici sono in grado di operarli ma conosciamo le strutture che lo fanno. In Senegal trovare un aiuto è difficile sia per i medici che per le persone».
Nonostante tutte le difficoltà, gli interventi chirurgici riusciti sono stati tanti e, ancora di più, i sorrisi restituiti. Bambini e ragazzi diversi tra loro ma con la stessa gratitudine negli occhi. Molti, in Senegal, nascono con anomalie anche a causa della scarsa conoscenza dei fattori di rischio da parte delle neo mamme: «La prevenzione di alcune patologie si deve fare durante la fase di gestazione: ad esempio – conclude Claudio Mestrini –, assumere l’acido folico in Occidente è una routine perché è stato riconosciuto come essenziale nella prevenzione delle malformazioni neonatali, ma in Africa non viene fatto ed aumentano i rischi malformativi».
Emergenza Sorrisi offre percorsi formativi destinati a medici e infermieri dei Paesi dove presta soccorso. Insieme al Provider ECM 2506 Sanità in-Formazione abbinerà al docu-film girato in Senegal un corso FAD a cura del dottor Fabio Massimo Abenavoli, Presidente di Emergenza Sorrisi, e dello stesso dottor Maestrini. Un corso, pensato per i professionisti sanitari, che ha l’obiettivo di invogliarli a partecipare a progetti umanitari.