La professoressa Geneviève Derumeaux, presidente del Comitato scientifico di ESC: «Contro rischi cardiovascolari necessari prevenzione e costante aggiornamento. In Francia formazione continua già dall’Università»
«Prevenire è meglio che curare», questo è il motto del più importante congresso del mondo, quello dei cardiologi della European Society of Cardiology ESC che si è svolto a Roma e ha visto la partecipazione di decine di migliaia di medici da tutto il mondo. Ma per prevenire i rischi cardiovascolari e il pesante impatto che hanno sulla nostra società (rappresentano di gran lunga la prima causa di morte al mondo) è fondamentale la formazione dei medici e l’informazione dei cittadini. I lavori sono infatti stati ripresi e trasmessi online per permettere anche a chi non è riuscito a partecipare in prima persona di acquisire tutte le informazioni e i consigli dati nel corso della conferenza. Ai microfoni di Sanità Informazione la Professoressa Geneviève Derumeaux, presidente del Comitato scientifico di ESC.
«Effettivamente il nostro obiettivo è lavorare sulla prevenzione e proprio durante questo congresso sarà possibile ascoltare alcune raccomandazioni specifiche sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari. Daremo l’allarme su tutti i fattori di rischio che trattiamo da anni e speriamo che i nostri delegati possano poi trasmettere il messaggio ai loro pazienti. Speriamo anche che i pazienti dal loro canto accettino i nostri consigli riguardanti cose semplici, come il tabacco, grande nemico, la sedentarietà, e che possano ricordare poche ma semplici regole: camminare un’ora al giorno o almeno 30 minuti e migliorare l’alimentazione mangiando almeno cinque frutti e cinque legumi al giorno».
Questa conferenza è molto importante ma purtroppo non tutti i medici possono partecipare a questi eventi di formazione. Come possono fare per essere sempre aggiornati sulle nuove malattie e le nuove tecniche di intervento?
«Il congresso dura cinque giorni ma la società europea di cardiologia ha deciso da ora di fare in modo che il congresso duri tutto l’anno. Tutte le sessioni saranno disponibili sul nostro sito sul programma 365 e per la prima volta quest’anno creiamo un evento televisivo, quindi avremo la televisione del congresso che ritrasmetterà gli eventi maggiori e le interviste dei medici. In questo modo si cercherà di dare a tutti la possibilità di accedere alle informazioni su un argomento di così ampia portata e importanza e di formarsi anche a distanza».
Quanto è importante rispettare l’obbligo deontologico e giuridico di aggiornarsi? In Francia questo obbligo viene rispettato?
«Sì, la formazione è fondamentale per aiutare i medici ad essere pronti a confrontarsi con nuove situazioni, nuove malattie e nuovi strumenti. Anche in Francia esiste un programma di formazione medica continua, già a partire dall’università ed esistono corsi appositamente creati per tutte le diverse specializzazioni. La formazione è e deve essere obbligatoria poiché nel campo scientifico tutto è in evoluzione e bisogna tenersi sempre aggiornati».