Salute 16 Febbraio 2016 16:27

«Come nasce la “questione vaccini”? Con un errore storico e semantico…»

Intervista al direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco Luca Pani: «Un errore averli divisi in obbligatori e facoltativi. Questi ultimi spesso sono molto più efficaci». Arriva il Regolamento Europeo sulle sperimentazioni cliniche: «Così riportiamo la ricerca clinica in Europa»
«Come nasce la “questione vaccini”? Con un errore storico e semantico…»

Un’opportunità da non perdere per rilanciare la ricerca scientifica in Italia. Questo il messaggio, lanciato forte e chiaro, dal direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Luca Pani, durante il convegno “La ricerca clinica parla europeo: la nuova sfida per istituzioni ed imprese” si è tenuto nei giorni scorsi a Roma, per salutare l’entrata in vigore, a partire dal 2018, del nuovo Regolamento Europeo sulle sperimentazioni cliniche.


«Con questo regolamento, ampio spazio sarà dato ai medici nella gestione del rapporto con i pazienti e nella rapidità delle decisioni. Naturalmente interverremo anche sui comitati etici, sulle agenzie regolatorie degli Stati membri, attraverso una enorme trasparenza sui dati, e sarà disponibile un carico di informazioni, prima sconosciuto, sui database informatici in maniera coerente e validata. È, in sostanza, il tentativo di riportare in Europa la ricerca clinica, dato il calo notevole subito negli ultimi anni. La decisione di renderlo in forma di regolamento, e quindi immediatamente attuabile dopo la fase di implementazione, è anche un segno politico di questa forte volontà». Soprattutto un regolamento che, stando a quanto dichiarato da Pani ai microfoni di Sanità informazione, «i pazienti dovranno leggere con attenzione perché attribuisce loro moltissimi diritti e grandi responsabilità e i medici dovranno saper gestire nel rapporto con gli assistiti».

Il rapporto di medici e pazienti con i farmaci illumina due temi centrali del dibattito pubblico: la questione vaccini e l’uso dei cosiddetti “generici”. Migliorare la comunicazione, la formazione dei medici e l’informazione dei cittadini può scalfire un po’ di pregiudizi?

«I vaccini sono vittime del loro successo e anche del fatto che non conviene granché produrli. Sono quindi solo le grandi organizzazioni di salute pubblica a raccomandarne l’uso. Forse uno dei problemi sulla comunicazione in quest’ambito non è tanto di tipo mediatico, ma risiede ad esempio nel dibattito tra vaccinazioni obbligatorie e facoltative. È un errore semantico da cui deriva l’idea che se un vaccino è facoltativo, bene non può fare. E questo è sbagliato, perché oggi ci sono una serie di vaccinazioni che proteggono dall’infanzia all’età adulta e che sono di qualità superiore rispetto a quelle obbligatorie. Dobbiamo certamente mantenere un alto livello di attenzione nella comunicazione, perché il tam tam su internet porta i cittadini all’autodiagnosi con altissime probabilità di errore, a prescriversi da soli le terapie acquistando farmaci online e correndo rischi elevatissimi: il 99% dei siti on line che vendono farmaci hanno problematiche di sicurezza. Per quanto riguarda gli equivalenti, abbiamo ottenuto grandi risultati: negli ultimi 4 anni, sin dall’inizio della mia direzione generale, è stato un aspetto su cui abbiamo puntato moltissimo. Siamo passati dal 45% ad oltre il 75%».

Articoli correlati
Parte l’edizione 2025 dei Bandi Gilead dedicati alla ricerca scientifica italiana e alle Associazioni di pazienti
Sono arrivati alla 14esima edizione Fellowship Program e Community Award Program, i Bandi con cui Gilead premia e finanzia i progetti italiani di ricerca scientifica e socio-assistenziale nell’ambito delle malattie infettive epatiche, oncologiche ed ematologiche. Fino al 16 aprile i ricercatori e le associazioni interessate potranno candidarsi sul sito www.gilead.it
Dall’Aifa due linee guida per semplificare l’organizzazione delle sperimentazioni cliniche e regolamentare gli studi osservazionali
L’Agenzia Italiana del Farmaco ha approvato i due documenti fornendo chiarimenti rispetto alla normativa europea e nazionale vigente e adattando anche il contesto italiano ai Regolamenti UE
Vaccini, Oms e Unicef: “Oltre 120mila bambini a ‘dose zero” tra Europa e Asia Centrale”
La specialista regionale dell'UNICEF per le vaccinazioni in Europa e Asia Centrale: "Non c’è ragione per cui i bambini debbano correre il rischio di morire per malattie prevenibili con un vaccino. Dare priorità ai finanziamenti e investimenti sui programmi di immunizzazione e sistemi sanitari”
Dagli igienisti della SItI una Guida alle buone pratiche vaccinali
La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha presentato il documento "Guida alle buone pratiche vaccinali", con l'obiettivo di promuovere e garantire servizi vaccinali di eccellenza in tutto il territorio nazionale
di V.A.
Donne “cenerentole” della ricerca in Europa, anche se metà dei laureati e dottorati è “rosa”
Le donne rappresentano circa la metà dei laureati e dei dottorati in Europa, ma abbandonano progressivamente la carriera accademica, arrivando a costituire appena il 33% della forza lavoro nel mondo della ricerca, e solo il 26% dei professori ordinari, direttori di dipartimento o di centri di ricerca. È il quadro tratteggiato in un articolo sulla rivista The Lancet Regional Health
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...