I primi due anni, per un giovane medico, sono i più difficili. Si deve continuare a studiare, si fa formazione (a pagamento), si lavora e spesso senza adeguato compenso. «E non è così insolito ritrovarsi in tribunale per difendersi da una denuncia. Indispensabile quindi diventa avere anche una difesa legale». Nasce così l`esigenza di andare […]
I primi due anni, per un giovane medico, sono i più difficili. Si deve continuare a studiare, si fa formazione (a pagamento), si lavora e spesso senza adeguato compenso. «E non è così insolito ritrovarsi in tribunale per difendersi da una denuncia. Indispensabile quindi diventa avere anche una difesa legale». Nasce così l`esigenza di andare in soccorso dei giovani medici che – come spiega il presidente dell`Ordine regionale, Rocco Paternò – sono in questo momento in forte difficoltà. Una specie di “patto intergenerazionale”, consapevoli del fatto che «quando il medico si è fatto un nome tutto è più semplice. Ma in questa fase, con gli enti pubblici che riducono le assunzioni e la sanità privata che si affida agli specialisti già affermati, un giovane fa davvero molta fatica». L`iniziativa – cui ha aderito anche l`Ordine regionale dei medici della Basilicata – nasce dalla collaborazione con il Gruppo Consulcesi, che si occupa di assistenza legale alla categoria e che – spiega Paternò – ha assistito diversi medici che durante il corso di specializzazione avrebbero dovuto ricevere un`adeguata remunerazione, come previsto dalle direttive europee. E ora questa iniziativa per aiutare i medici sotto i 35 anni, quelli che più soffrono. «Nuove e importanti sfide si profilano all`orizzonte per la nostra categoria – spiega Paternò- e interessano in particolar modo i giovani medici che si affacciano alla professione. I colleghi si confrontano oggi con criticità relative al conseguimento dei crediti formativi, alla tutela legale della propria attività, al mancato rispetto della direttiva comunitaria sull`orario di lavoro o al mancato rimborso per il periodo di specializzazione ’78-2006 ». Per questo serve un concreto aiuto. Perché, tanto per fare un esempio, la formazione obbligatoria ha costi molto elevati. Ci sono corsi che possono costare dai cinquecento ai mille euro. «E un medico deve arrivare a 50 crediti annui. E già ora l`Ordine regionale cerca di farne il più possibile gratis. Ma grazie a questa convenzione l`aiuto per i primi due anni è davvero notevole» . «Non siamo sordi alle richieste di aiuto che riceviamo dai medici, in particolare dai più giovani – spiega il presidente di Consulcesi Group, Massimo Tortorella – e per questo mettiamo in campo subito soluzioni pratiche e concrete».