Contributi e Opinioni 17 Aprile 2019 11:31

Giornata nazionale lotta trombosi. Al Gemelli il punto sulle neoplasie mieloproliferative croniche ad alto rischio trombotico

Oggi, mercoledì 17 aprile, si celebra l’Ottava Giornata Nazionale per la Lotta alla trombosi. In Italia oltre 1 milione di persone convive con le gravi disabilità causate da malattie ad elevato rischio trombotico che non toccano solo direttamente chi è stato colpito ma anche i famigliari e chi se ne fa carico, tra le patologie […]

Oggi, mercoledì 17 aprile, si celebra l’Ottava Giornata Nazionale per la Lotta alla trombosi.

In Italia oltre 1 milione di persone convive con le gravi disabilità causate da malattie ad elevato rischio trombotico che non toccano solo direttamente chi è stato colpito ma anche i famigliari e chi se ne fa carico, tra le patologie ad elevato rischio trombotico le neoplasie mieloproliferative croniche.

Le neoplasie mieloproliferative croniche Philadelphia-negative sono un gruppo di malattie ad elevato rischio trombotico, circa 10 volte maggiore rispetto alla popolazione generale. In tale gruppo sono comprese policitemia vera, trombocitemia essenziale, mielofibrosi in forma pre-fibrotica o conclamata, tutte caratterizzate in grado variabile da aumento della proliferazione delle cellule ematiche e da fibrosi midollare.

Nonostante la rilevanza clinica della problematica trombotica, la relativa rarità di tali patologie rende difficile effettuare studi clinici controllati per stabilire le migliori strategie di prevenzione. L’11 e 12 gennaio 2019 si è tenuta a Bergamo con la presidenza del professore Tiziano Barbui una Consensus Conference dell’European LeukemiaNet in cui i maggiori esperti italiani hanno proposto a colleghi di Francia, Germania, Spagna, Regno Unito alcuni progetti di ricerca tesi a migliorare le conoscenze nel campo.

L’Istituto di Ematologia dell’Università Cattolica e l’Area di ematologia della Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS coordinerà uno studio volto a identificare i fattori clinici e laboratoristici più utili per stabilire le modalità e la durata migliori di trattamento antitrombotico dopo un episodio di trombosi venosa, dapprima con una revisione sistematica della letteratura scientifica e poi promuovendo uno studio europeo di applicazione dei possibili algoritmi terapeutici.

Il progetto si inserisce nella recente attività del professore De Stefano in collaborazione con il professore Barbui, che ha portato alla pubblicazione di una serie di studi multicentrici che hanno coinvolto più di 1500 pazienti con neoplasie mieloproliferative croniche e trombosi. Tali studi hanno focalizzato le migliori modalità di trattamento con agenti citoriduttivi, anticoagulanti o antiaggreganti in pazienti con ischemia cerebrovascolare, tromboembolismo venoso, o trombosi venose addominali, ponendo le basi per nuovi studi di validazione di tali ipotesi nell’ambito dei centri ematologici del circuito European LeukemiaNet.

Lo studio di tali pazienti a elevato rischio trombotico ha inoltre individuato nuove ipotesi di trattamento potenzialmente applicabili alla popolazione generale: è questo il caso dei pazienti con ischemia cerebrale e neoplasia mieloproliferativa cronica, in cui la profilassi farmacologica secondaria è risultata così efficace da ottenere una prognosi a lungo termine molto migliore di quanto osservato nella popolazione generale nei pazienti con ischemia cerebrale non embolica. L’ipotesi di applicare trattamenti citoriduttivi in questa platea di pazienti ben più vasta andrà validata con adeguati studi sperimentali.

Articoli correlati
La trombosi uccide 1 persona su 4 nel mondo. Dagli esperti 10 consigli per prevenirla
«Muoversi contro la trombosi». E' la sfida lanciata per la Giornata mondiale della Trombosi, che domani celebra anche il suo decimo anniversario. In occasione della giornata la Società Internazionale per la Trombosi e l'Emostasi (ISTH) lancia una campagna per diffondere la consapevolezza sui segnali, sintomi e i fattori di rischio
Policlinico Gemelli, «sportelli» aperti alla Banca del Latte. «Donare è un gesto salva-vita»
Il Policlinico Gemelli di Roma ha attivato una Banca del Latte e ha avviato una serie di iniziative per sensibilizzare le mamme alla donazione
Long Covid, come stanno gli italiani che lo hanno sviluppato nella prima ondata?
Sono passati più di tre anni da quando è scoppiata la pandemia nel Mondo e in Italia. Da allora sono circa 26 milioni gli italiani contagiati. «Nella maggior parte dei casi si guarisce dopo qualche mese, ma ci sono pazienti che anche a distanza di 3 anni continuano a stare male», racconta Matteo Tosato, responsabile dell'Unità operativa Day Hospital post-Covid, Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma
Diabete. Fand ai medici di famiglia: “Applicare la Nota 100 di Aifa”
I diabetologi denunciano la “mancata applicazione di quanto previsto in materia di compilazione del Piano Terapeutico da parte dei medici di medicina generale sul territorio sta provocando disagi ai pazienti” e invitano Fimmg e Simg a vigilare sui propri iscritti
di Redazione Sics
L’Intelligenza artificiale conquista l’Healthcare: cresce l’impiego in ricerca, diagnosi e cura
In occasione della Milano digital Week confronto tra protagonisti di design, Ai e digitale sull’impiego in sanità. Dalle app che dialogano con i pazienti, ai software che fanno interagire le strutture sanitarie, ma resta aperto il quesito sul consenso dei dati
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...