Quattro giorni di eventi, lezioni, conferenze, incontri per tutte le età, con scienziati di fama internazionale. Tra gli invitati il premio Nobel John Gurdon che per primo ipotizzò la clonazione
Il Festival della Scienza Medica dedica la sua quinta edizione all’“intelligenza della Salute”. La manifestazione in programma a Bologna dal 9 al 12 maggio, come ogni anno, raccoglie premi Nobel e scienziati di fama internazionale in diversi campi della ricerca e dell’innovazione, con l’ambizioso obiettivo di avvicinare e rendere accessibile al grande pubblico la cultura medico-scientifica e le sue sfide.
Al centro del dibattito di questa edizione c’è il legame tra intelligenza e salute, con riflessioni che interessano ampie prospettive, di natura non solo sanitaria ma anche economica, sociale, etica. Dalle nuove frontiere scientifiche e tecnologiche della medicina come Big Data, piattaforme digitali per la raccolta di dati clinici e l’intelligenza artificiale in medicina, alla corretta informazione delle informazioni mediche, per non cadere nelle trappole delle false “credenze”.
Tra i premi Nobel presenti quest’anno: John Gurdon, Premio Nobel per la Medicina 2012, il primo ad intuire e dimostrare già negli anni Sessanta che la clonazione era una prospettiva realistica, ragionerà sul delicato equilibrio tra conquiste scientifiche ad essa legate e questioni etiche; Aaron Ciechanover, biologo e genetista, premiato con il Nobel per la Chimica nel 2004, affronterà le questioni bioetiche legate alla medicina di precisione, che tramite la profilazione molecolare e biochimica individuale invade il campo della privacy.
Il professor Tomas Lindahl, Nobel 2015 per la Chimica per i suoi studi sui meccanismi di riparazione del DNA, arriverà a Bologna il 14 giugno per la consueta lezione conclusiva del Festival.