Nutri e Previeni 19 Febbraio 2016 12:12

Inglesi lasciano la dieta tradizionale e preferiscono pasta, pizza e frutta esotica

Inglesi lasciano la dieta tradizionale e preferiscono pasta, pizza e frutta esotica

pastaAddio alla vecchia dieta britannica: i sudditi di Sua Maestà cambiano le loro abitudini a tavola, abbandonando pietanze tradizionali a base di carne e patate, o limitandone il consumo, in favore di pasta, yogurt, pizza e frutta esotica. Crolla anche il consumo di tè. Lo certifica un rapporto del Department of environment, food and rural affairs (Defra), ripreso con un certo scalpore dal Daily Telegraph, ‘bibbia’ della middle class conservatrice inglese.

A pesare – fa eco un altro giornale bandiera dell’isola, il Times – sono fra le altre cose le preoccupazioni di ordine salutista legate al consumo bovino e suino: tanto più sull’onda di allarmi recenti e ripetuti sulle potenziali conseguenze – anche cancerogene – dell’abuso d’insaccati e carni rosse. Ma più in generale si segnala un mutamento dei gusti e dello stile di vita, sullo sfondo di una realtà sempre più globalizzata e ‘contaminata’, che appare evidente confrontando i numeri attuali a quelli di qualche decennio fa. Il rapporto del Defra consente in effetti di verificare passo per passo questo trend, sulla base dell’elaborazione di dati sui costumi alimentari dei britannici dal 1974 in avanti. Si scopre così che il consumo di fegato e altre interiora è precipitato dai 50 grammi per persona a settimana di 40 anni fa a una media di appena 5 grammi nel 2014 o che la presenza delle patate a tavola, un tempo immancabile, si è dimezzata.

Quanto alla frutta, le banane prendono il posto delle tradizionali mele e anche le verdure di una volta sono sostituite sempre più spesso da prodotti d’importazione. Il ricorso a pasta e pizza, orgoglio della cucina mediterranea, è frattanto in crescita costante nel Paese: all’ombra di tricolori italiani più o meno autentici. Si compra e si mangia invece meno pane. Il latte lo si beve ancora, sebbene più scremato, e il vino guadagna punti sulla pur sempre popolare birra. Ma il colpo al cuore della regina arriva dal tè: se nel 1974 ogni buon suddito ne sorseggiava in media 23 tazze alla settimana, oggi – cifre sulle vendite alla mano – si arriva a stento a otto. Sempre alle 5 del pomeriggio, s’intende.

Articoli correlati
“La pizza allunga la vita se fatta in Italia”, lo studio (italiano) vince l’Ig Nobel per la Medicina
«Una buona pizza racchiude tutte le virtù della dieta mediterranea», ha detto il ricercatore italiano, Silvano Gallus ritirando il premio
La felicità nel piatto
Gelato, formaggio, panini, salumi, sushi; non ce n’è per nessuno. La pizza vince su tutto. Margherita, Napoli, Capricciosa, qualunque sia il gusto, la pizza è il cibo che in assoluto ci rende più felici. A rivelarlo è un’indagine Doxa\Deliveroo realizzata in occasione della Giornata Internazionale della Felicità del 20 marzo. A preferire il lievito è […]
«Con il menu funzionale, la pizza più volte a settimana non è più un tabù». Parola di Franco Pepe, il miglior pizzaiolo d’Italia
Grazie alla collaborazione di agronomi e nutrizionisti, la proposta di Pepe in Grani offre il giusto equilibrio tra proteine, carboidrati e lipidi, segue i criteri della dieta mediterranea e «non riempie solo la pancia, ma fa anche star bene»
Pasta Day, i trucchi dell’endocrinologa per una spaghettata senza rimorsi: «Così non fa ingrassare e rende felici»
La dottoressa Serena Missori, endocrinologa e nutrizionista, in occasione della Giornata Mondiale della Pasta svela una serie di trucchi per mangiarla senza sensi di colpa
Valter Longo tra i 50 scienziati più influenti al mondo per il Time con la dieta mima digiuno: l’intervista
«Abbassa il rischio di cancro e ringiovanisce i tessuti», così ai nostri microfoni lo scienziato tricolore ha descritto il suo ‘elisir di lunga vita’ che oggi gli ha permesso di guadagnare un posto accanto a Bill e Melinda Gates e ai neo premi Nobel per la medicina, James P. Allison e Tasuku Honjo
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Lavoro e Professioni

Congresso Fnopi, Mangiacavalli: “Il problema degli infermieri è il problema dell’Italia tutta”

Il messaggio del Presidente della Repubblica: "L'opportunità mi è grata per esprimere la riconoscenza della Repubblica per il contributo delle professioni infermieristiche alla salute de...
di I.F.
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...