«Scarso utilizzo dei contraccettivi e di pari passo anche lo scarso utilizzo per esempio del condom», spiega a Sanità e Informazione Roberta Rossi, presidente Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica (FISS)
Il 63,3% dei 18-40enni italiani ha avuto rapporti sessuali completi non protetti, è quanto si legge nel Rapporto Censis-Bayer sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani, presentato in Senato. Il documento, che fornisce una radiografia dettagliata della vita intima della popolazione sulla base di un’indagine che ha coinvolto 1860 individui tra i 18 e i 40 anni nel periodo 1 marzo – 15 marzo 2019 con metodologia Cawi (Computer Assisted Web Interviewing), sottolinea che le persone ricorrono meno alla contraccezione.
«Abbiamo un dato che purtroppo ancora ritorna è lo scarso utilizzo dei contraccettivi e di pari passo anche lo scarso utilizzo per esempio del condom», spiega a Sanità e Informazione Roberta Rossi, presidente Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica (FISS). «Rimane un “buco” rispetto a quello che è un discorso di protezione, di gravidanza indesiderate oppure di infezioni sessualmente trasmissibili che dovremmo cercare in qualche modo di colmare, perché molte delle persone che rispondo all’indagine parlano dei contraccettivi e del pensiero del contraccettivo come se fosse una seccatura o una limitazione. Allora questo è veramente un punto sul quale dobbiamo interrogarci, dobbiamo discutere e trovare delle strategie perché sempre di più passi un discorso di promozione della salute sessuale».
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«La fotografia che ci danno è di un grande cambiamento» continua Roberta Rossi. «Ci dice che gli italiani fanno più sesso con un repertorio più ampio, quindi tutte quelle pratiche che abbiamo sempre pensato essere trasgressive, in realtà non lo sono e sono entrate nella pratica comune. C’è una prevalenza di fruizione anche del porno e anche della tecnologia attraverso i messaggini. Però tutto sommato credo che sia una fotografia positiva, nel senso che è vero che c’è una parte degli italiani che dice di non fare sesso però è anche vero che la stragrande maggioranza delle persone hanno un sesso, non solo regolare, ma soprattutto con una buona soddisfazione. Addirittura, maggiore rispetto a quella che è la soddisfazione che riportano della loro vita generale. In qualche modo è come se la sessualità diventasse anche un po’ ristoratrice rispetto a quelle che sono gli aspetti più di frustrazione della vita quotidiana. Quindi sessualità per il piacere, in questo campione la sessualità è disgiunta dall’aspetto prettamente procreativo ed è una sessualità che viene ricercata proprio per il piacere della sessualità».