La Corte di Cassazione Penale con la sentenza n. 39838 del 26 settembre 2016 ha affermato che non è responsabile del decesso del paziente il medico di pronto soccorso che, dopo aver visitato per primo lo stesso ed aver elaborato una diagnosi d’urgenza, ne dispone l’invio ad altro reparto dove gli infermieri subentrati sottovalutano la […]
La Corte di Cassazione Penale con la sentenza n. 39838 del 26 settembre 2016 ha affermato che non è responsabile del decesso del paziente il medico di pronto soccorso che, dopo aver visitato per primo lo stesso ed aver elaborato una diagnosi d’urgenza, ne dispone l’invio ad altro reparto dove gli infermieri subentrati sottovalutano la soluzione. Infatti ove la posizione di garanzia del medico di pronto soccorso possa ritenersi, in concreto, operante anche con riguardo alle scelte terapeutiche successive al ricovero in reparto, occorre anche la prova che la continuità assistenziale assicurata dal personale infermieristico del reparto sia stata idonea a rendere edotto il sanitario in merito all’evoluzione del quadro clinico inizialmente riscontrato.