Salute 6 Giugno 2019 12:11

Talassemia, Totta (Futura): «Staminali importanti per nuovi approcci terapeutici»

Il futuro? «Sicuramente trapianti autologhi – spiega Pierangela Totta, direttore scientifico di Futura Stem Cells – cioè trapianti di cellule proprie del paziente modificate geneticamente»

Talassemia, Totta (Futura): «Staminali importanti per nuovi approcci terapeutici»

Terapia genica e cellule staminali tra i nuovi approcci per il trattamento delle talassemie. Se n’è parlato nel convegno “Progressi nella prevenzione e nel trattamento delle talassemie e delle emoglobinopatie” organizzato da Artemisia Onlus e aperto a tutti i professionisti del settore.

«Parliamo di talassemia: di diagnosi, di clinica e di terapia», spiega Pierangela Totta, tra i relatori dell’incontro e direttore scientifico di Futura Stem Cells. «Approcci terapeutici di tipo differenti, convenzionali e non convenzionali. La talassemia è una malattia del sangue sostanzialmente. Le persone affette da talassemia hanno bisogno di trasfusioni continue. Questo fa sì che questa è una terapia canonica, per come trattare questi malati, ma ad oggi le cellule staminali sono importanti per nuovi approcci terapeutici, come anche la terapia genica».

LEGGI: AUTOLOGA SOLIDALE, DIFFERENZE IN UE SULLA CONSERVAZIONE DELLE STAMINALI DEL CORDONE. TOTTA (FUTURA): «MODELLO IBRIDO PUBBLICO-PRIVATO IL MIGLIORE, ITALIA COLGA OCCASIONE»

In Italia vivono oltre settemila pazienti affetti da patologie emoglobiniche e mediamente il 5% degli italiani risulta portatore di difetti talassemici; pertanto il rischio di trasmissione genetica è elevato e la prevenzione precoce, mediante l’identificazione tempestiva dei portatori, rappresenta la carta vincente per controllare l’incidenza della talassemia.

Quali allora possono essere le nuove frontiere di trattamento? «Sicuramente trapianti autologhi, – continua Totta – cioè trapianti di cellule proprie del paziente modificate geneticamente, per far sì che i geni malati che provocano queste malattie vengono eliminati e introdotti nuovi geni, così da dare una vera cura per queste persone».

LEGGI ANCHE: #STORIERARE DI TALASSEMIA: «SIAMO MALATI, MA TRA TRASFUSIONI E TERAPIE CERCHIAMO UNA VITA NORMALE»

Salute 13 Maggio 2019 18:00

Privato: Talassemia, Totta (Futura): «Staminali importanti per nuovi approcci terapeutici»

Il futuro? «Sicuramente trapianti autologhi, – spiega Pierangela Totta, direttore scientifico di Futura Stem Cells – cioè trapianti di cellule proprie del paziente modificate geneticamente»

Terapia genica e cellule staminali tra i nuovi approcci per il trattamento delle talassemie, se n’è parlato nel convegno “Progressi nella prevenzione e nel trattamento delle Talassemie e delle Emoglobinopatie” organizzato da Artemisia Onlus e aperto a tutti i professionisti del settore.

«Parliamo di talassemia: di diagnosi, di clinica e di terapia», spiega Pierangela Totta, tra i relatori dell’incontro e direttore scientifico di Futura Stem Cells. «Approcci terapeutici di tipo differenti, convenzionali e non convenzionali. La talassemia è una malattia del sangue sostanzialmente. Le persone affette da talassemia hanno bisogno di trasfusioni continue. Questo fa sì che questa è una terapia canonica, per come trattare questi malati, ma ad oggi le cellule staminali sono importanti per nuovi approcci terapeutici, come anche la terapia genica».

LEGGI: AUTOLOGA SOLIDALE, DIFFERENZE IN UE SULLA CONSERVAZIONE DELLE STAMINALI DEL CORDONE. TOTTA (FUTURA): «MODELLO IBRIDO PUBBLICO-PRIVATO IL MIGLIORE, ITALIA COLGA OCCASIONE»

In Italia vivono oltre settemila pazienti affetti da patologie Emoglobiniche e mediamente il 5% degli italiani risulta portatore di difetti talassemici; pertanto il rischio di trasmissione genetica è elevato e la prevenzione precoce, mediante la l’identificazione tempestiva dei portatori, rappresenta la carta vincente per controllare l’incidenza della Talassemia.

Quali allora possono essere le nuove frontiere di trattamento? «Sicuramente trapianti autologhi, – continua Totta – cioè trapianti di cellule proprie del paziente modificate geneticamente, per far sì che i geni malati che provocano queste malattie vengono eliminati e introdotti nuovi geni. Così da dare una vera cura per queste persone».

Articoli correlati
Nuova terapia genica efficace contro l’angioedema ereditario. Il genetista Novelli: “Una possibile cura definitiva”
Una nuova terapia genica può essere risolutiva contro una rara malattia genetica chiamata angioedema ereditario. Nove paziente su 10 su cui è stata recentemente testata sembrano essere guarite, almeno stando a quanto riportato dal primo studio di questo tipo pubblicato sulla rivista The New England Journal of Medicine
Trapianti: nuove speranze da fegato di maiale attaccato esternamente al corpo umano
Un team del chirurghi dell’Università della Pennsylvania ha attaccato esternamente il fegato di un maiale a un corpo umano cerebralmente morto e lo hanno osservato filtrare con successo il sangue. Si tratta di un passo in avanti verso la possibilità di provare la stessa tecnica anche in pazienti con insufficienza epatica
Al Bambino Gesù terapia CAR-T sui primi 3 pazienti con malattie autoimmuni
Due ragazze italiane e 1 bambino ucraino di 12 anni, fuggito dalla guerra, sono i primi pazienti pediatrici affetti da gravi patologie autoimmuni ad essere stati trattati con cellule CAR-T capaci di mandare in remissione la loro malattia. Il trattamento è stato eseguito all'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma
di V.A.
Terapie avanzate, necessario un nuovo sistema di finanziamento pubblico
A livello globale entro il 2030 saranno trattati oltre 500.000 pazienti terapie innovative (genica, cellulare e dei tessuti) con costi che si aggirano tra 1 e 3 milioni di euro a dose. Presentata una nuova proposta di finanziamento per i farmaci di domani, in anteprima europea dal gruppo di lavoro dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS) - Facoltà di Economia dell’Università Cattolica, campus di Roma, insieme a LS CUBE Studio Legale
di V.A.
Sclerosi multipla: trapianto di staminali cerebrali sicuro e duraturo
Il trapianto di cellule staminali cerebrali in pazienti affetti da sclerosi multipla secondaria progressiva è sicuro, molto ben tollerato e con possibili effetti duraturi e protettivi da ulteriori danni al cervello dei pazienti. È questo quanto emerge dallo studio coordinato dall’Ospedale IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e ideato da Angelo Vescovi dell’Università di Milano – Bicocca. I risultati di questa sperimentazione clinica di fase 1 sono stati pubblicati in copertina sulla rivista Cell Stem Cell
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...