Il Presidente federale Guido Quici: «La presenza di un medico sui mezzi di soccorso avanzato è fondamentale. La carenza di medici non sia una scusa»
La Federazione CIMO-FESMED aderisce alla proposta della FNOMCeO di istituire un tavolo ministeriale dedicato al fabbisogno e alla qualificazione dei mezzi di soccorso avanzato. In una lettera indirizzata al ministro della Salute Giulia Grillo, che riportiamo di seguito, il presidente della Federazione Guido Quici sottolinea inoltre la necessità di una «revisione dei protocolli del servizio dell’emergenza-urgenza», ritenuti «troppo frammentati e inadeguati alle esigenze di cure appropriate».
«È giunto il momento – aggiunge Quici – di un intervento di riorganizzazione che sia questa volta mediato da chi per primo vive e conosce le priorità del servizio di emergenza-urgenza: i medici e gli utenti». Inoltre, si pone l’accento sulla necessità della «presenza di un medico sui mezzi di soccorso avanzato» e di «un numero maggiore di specializzazioni in emergenza-urgenza» per far fronte alla carenza di medici, che «non può essere una scusa per ignorare questa fondamentale necessità».
A seguire il testo completo della lettera:
Illustre Ministro,
lo stato critico dell’emergenza-urgenza, che soffre di una cronica insufficienza di mezzi e di personale sanitario, è stato nuovamente posto alla pubblica attenzione nei giorni scorsi dalla Federconsumatori, che ha richiesto a Lei, signor Ministro, e alle Regioni un’urgente interlocuzione per intervenire su fabbisogno e qualificazione dei mezzi di soccorso avanzato. Ad essa si è a stretto giro aggiunta la proposta FNOMCeO di istituire un tavolo ministeriale dedicato alla questione e per migliorare, rendendole omogenee sul territorio nazionale, le attuali procedure di assistenza sui mezzi di soccorso avanzato.
Come Federazione CIMO-FESMED diamo pieno sostegno alla proposta FNOMCeO e rinnoviamo l’appello ad una revisione dei protocolli del servizio dell’emergenza-urgenza, che da tempo il mondo sindacale denuncia troppo frammentati e inadeguati alle esigenze di cure appropriate.
Questi richiami non fanno che rafforzare la convinzione che sia giunto il momento di una vera ed efficace azione di concertazione e di un intervento di riorganizzazione che sia questa volta mediato da chi per primo vive e conosce le priorità del servizio di emergenza-urgenza: i medici e gli utenti.
Il nostro primo dovere e obiettivo deve essere la sicurezza dei pazienti, sicurezza che nell’emergenza non può essere sacrificata sull’altare dei risparmi o del task-shifting degli interventi di diagnosi e cura ad altre categorie di operatori sanitari. La presenza di un medico sui mezzi di soccorso avanzato è fondamentale e permette di affrontare le crisi con la massima efficacia possibile.
La generale carenza dei medici non può essere una scusa per ignorare questa fondamentale necessità, in merito alla quale la politica deve responsabilmente intervenire per garantire l’intervento ottimale sul paziente acuto, mentre sulla programmazione può autorizzare un numero maggiore di specializzazioni in emergenza-urgenza.
La Federazione CIMO-FESMED si augura che tali evidenze portino ad un rapido riscontro da parte del Ministero e alla indicazione di una data per un primo incontro sul tema.
Distinti saluti.
Il Presidente federale
Dott. Guido Quici