Lavoro e Professioni 13 Giugno 2019 09:00

Realtà virtuale e sanità, Swain (EON Reality): «Così i professionisti provano nuove procedure senza rischi»

Il chairman dell’azienda californiana a Sanità Informazione: «La realtà virtuale consente di imparare interventi rari e familiarizzare con procedure complesse senza far correre ai pazienti alcun rischio, collegando professionisti di tutto il mondo»

Realtà virtuale e sanità, Swain (EON Reality): «Così i professionisti provano nuove procedure senza rischi»

Una formazione sul campo senza rischi per i pazienti. La possibilità di imparare procedure che si incontrano raramente nel corso della propria carriera. L’opportunità di seguire lezioni e interventi che si svolgono dall’altra parte del mondo. Sono solo alcuni dei vantaggi offerti dall’applicazione della realtà virtuale in sanità, un settore in forte espansione soprattutto nell’ambito della formazione degli studenti e dell’aggiornamento continuo dei professionisti.

Leader mondiale della realtà aumentata e virtuale è l’azienda californiana EON Reality, il cui chairman è Ken Swain. Lo abbiamo incontrato al Festival della Scienza Medica di Bologna, e ci siamo fatti spiegare qual è la relazione tra sanità e realtà virtuale, che EON Reality utilizza per «il trasferimento della conoscenza», quindi per «formare i professionisti e migliorare le loro competenze».

LEGGI ANCHE: REALTA’ VIRTUALE, SIMULATORI, VIDEOGAME E MANICHINI: ECCO LA FORMAZIONE 4.0

In che mondo la realtà virtuale offre dei vantaggi ai professionisti della sanità?

«Per esempio gli esperti possono provare una nuova procedura in un ambiente virtuale per conoscerla meglio ed esercitarsi prima di eseguirla su un paziente vero».

Ma si tratta di prodotti che vengono già utilizzati?

«Assolutamente sì. I nostri prodotti sono già presenti in alcuni ospedali e università d’Europa e degli Stati Uniti. Abbiamo anche sviluppato, con l’università Loyola di Chicago, un corso di formazione in oftalmologia che consente agli studenti di imparare procedure complesse che non incontrerebbero nel loro naturale percorso formativo. Grazie alla realtà virtuale e ad un semplice i-pad, invece, possono ripetere determinate procedure rare in modo molto accurato».

Che risultati avete ottenuto?

«Fantastici. Da un sondaggio che abbiamo condotto su circa 150 studenti, è emerso che oltre il 90% di loro raccomandava questo metodo e suggeriva di utilizzarlo anche in altre aree per imparare tutte quelle procedure che non possono essere apprese leggendo un libro o attraverso altri processi normali».

Secondo lei quali saranno le nuove frontiere della realtà virtuale applicata alla sanità? Cosa ci aspetta?

«Sicuramente insegneremo procedure molto complesse e potenzialmente rischiose. Riuniremo in un ambiente virtuale, e quindi protetto, chirurghi di tutto il mondo. Per esempio la nostra piattaforma “Virtual Trainer” consente ad un docente che è a Tokyo di formare professionisti che sono a Bologna, Los Angeles o a Londra. Ma la verità è che ci stiamo muovendo molto velocemente, e quindi non possiamo sapere dove stiamo andando».

Articoli correlati
Alzheimer: alcuni errori di «navigazione» sono «spie» precoci della malattia
Le persone con malattia di Alzheimer in fase iniziale hanno difficoltà a girarsi quando camminano. Questo potrebbe essere uno dei segni precoci individuato dagli scienziati dell’University College di Londra in uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology, che si avvalso della realtà virtuale
Simulazione in formazione, ecco come la realtà virtuale prepara i farmacisti ad affrontare le sfide reali
Dalla “clean room” alla ricerca clinica, fino a capitolati di gara e interazione con il paziente, Zanon (SIFO): «La figura del farmacista è poliedrica e, per questo, anche la sua formazione, compresa quella post laurea, deve essere altrettanto variegata. L’utilizzo della simulazione ha segnato un punto di svolta importante nei processi formativi»
Scadenza triennio formativo, gli Ordini richiamano gli iscritti con informativa personalizzata
Il contenuto della lettera inviata agli iscritti all'Ordine dei medici di Siena. Del Gaudio (Opi Foggia): «Evitare rischio mancata copertura assicurativa». D’Avino (FIMP): «Il Cogeaps ha agito secondo la normativa, che gli iscritti conoscono». Antonazzo (Opi Lecce): «Solo il 28% degli iscritti certificabile»
Relazioni tossiche: l’amore patologico colpisce almeno il 5% della popolazione
Gori (docente Consulcesi): «Ce ne accorgiamo solo quando sfocia in gesti estremi, necessaria sensibilizzazione tra medici ed educazione affettiva»
ECM, ultimi due mesi per mettersi in regola. Anelli: «Assicurazione a rischio»
Dopo le lettere del Cogeaps alle Federazioni (trasmesse poi agli Ordini), i principali esponenti della sanità ribadiscono ai propri iscritti l’importanza di farsi trovare in regola alla scadenza del triennio
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...