Lo Stato di New York ha abolito le esenzioni dalle vaccinazioni per motivazioni religiose. La misura è stata adottata dal governatore Andrew Cuomo e approvata dal Congresso di New York nel tentativo di porre un freno all’epidemia di morbillo scoppiata nella Grande Mela dove, nel 2019, sono stati accertati 588 casi di morbillo, soprattutto nelle […]
Lo Stato di New York ha abolito le esenzioni dalle vaccinazioni per motivazioni religiose. La misura è stata adottata dal governatore Andrew Cuomo e approvata dal Congresso di New York nel tentativo di porre un freno all’epidemia di morbillo scoppiata nella Grande Mela dove, nel 2019, sono stati accertati 588 casi di morbillo, soprattutto nelle comunità ebraico ortodosse di Brooklyn e Rockland.
Prima della nuova legge, i genitori potevano rifiutarsi di vaccinare i propri figli a causa di credenze religiose. L’abolizione dell’esenzione obbliga invece i bambini iscritti a scuola a ricevere la prima dose di vaccino entro 30 giorni di tempo, pena la non ammissione in classe.
Come riportato dal Guardian, il democratico del Bronx Jeffrey Dinowitz, primo firmatario della legge, ha dichiarato di «non conoscere alcun elemento nella Torah, nella Bibbia o nel Corano contrario ai vaccini». Al contrario, un avvocato russo di Long Island ha detto che la sua religione ortodossa e i dubbi che nutre sulla sicurezza dei vaccini lo hanno portato a non vaccinare i suoi tre figli, e sta quindi pensando di trasferirsi in un altro Stato, evidenziando di «essere venuto in questo Paese proprio per evitare queste situazioni».