Salute 18 Giugno 2019 15:02

Maturità 2019, attenzione alla disidratazione: chi beve poco è meno concentrato e più affaticato

L’esperto: «Per dimostrarlo, alcuni ricercatori hanno sottoposto a risonanza magnetica studenti correttamente idratati ed altri disidratati. Le immagini ottenute hanno mostrato una massa cerebrale ridotta in coloro che non avevano bevuto abbastanza»

di Isabella Faggiano
Maturità 2019, attenzione alla disidratazione: chi beve poco è meno concentrato e più affaticato

Se qualcuno ha paragonato l’esame di maturità ad una maratona non ha affatto sbagliato. Proprio come il maratoneta, anche lo studente deve prestare la massima attenzione al suo livello di idratazione. «Come l’atleta avrà una resa muscolare inferiore se beve poco o in quantità inadeguate, anche i maturandi che non provvederanno ad ingerire la giusta quantità di acqua avranno una performance scolastica più scadente».

È Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino e membro della International Stockholm Water Foundation, ad avvertire  i quasi 470 mila giovani che tra poche ore si troveranno ad affrontare uno dei momenti più emozionanti della propria vita: l’esame di maturità.  Un momento temuto da tanti, un importante traguardo spesso accompagnato da elevati ritmi di studio e picchi di stress ed ansia che influenzano in maniera negativa lo stile di vita. Riposo, sana alimentazione e corretta idratazione dovrebbero invece rimanere alla base della routine giornaliera.

«Studi scientifici – continua Zanasi – hanno dimostrato che la disidratazione causa scarsa concentrazione, affaticamento mentale e una diminuzione della prestazione. In altre parole, chi beve poco rende meno. Per dimostrarlo, alcuni ricercatori hanno sottoposto a risonanza magnetica studenti correttamente idratati ed altri disidratati. Le immagini ottenute hanno mostrato una massa cerebrale ridotta in coloro che non avevano bevuto la quantità di acqua necessaria. In una giornata sarebbe opportuno bere almeno un litro e mezzo di acqua – dice lo specialista – quantità che andrebbe aumentata se fa particolarmente caldo o se si tende a sudare».

Basta una condizione di moderata disidratazione, con una perdita di circa il 2% del peso corporeo, per andare incontro a segnali come mal di testa e stanchezza, cui si possono associare riduzione della concentrazione, dell’attenzione e di esecuzione anche di compiti semplici. Prestare attenzione alla propria idratazione è dunque d’obbligo non solo nei giorni in cui si affrontano le prove di maturità, ma anche  durante tutto il periodo di studio.

Se tra tutti gli studenti è già ben nota la “pausa caffè”, sarebbe buona abitudine che tra i maturandi si diffondesse anche la “pausa-acqua”: «Alzarsi dalla sedia e fare un break per bere un bicchiere di acqua è fondamentale per migliorare le prestazioni del nostro cervello. Se a tutto ciò  – aggiunge Zanasi – abbiniamo anche momenti di relax il risultato sarebbe ancora più vantaggioso».

Ma chi è troppo concentrato sullo studio potrebbe non rendersi conto di essere disidrato: «Il primo campanello d’allarme  è sicuramente la sete, ma non dovremmo mai arrivare ad avere questa percezione – avverte l’esperto – . Per evitarlo, gli studenti potrebbero preparare già dal mattino, sulla loro scrivania se sono a casa o nello zaino se sono a scuola, tre bottiglie da mezzo litro da sorseggiare durante l’arco della giornata».

Per migliorare ulteriormente i risultati è possibile contribuire all’idratazione del nostro organismo attraverso l’alimentazione. È  sbagliato lasciarsi andare al digiuno da “stomaco chiuso”, ma anche mangiare velocemente per tornare più in fretta possibile sui libri. No alle nottate di studio e a non concedersi qualche pausa per riposare anche durante la giornata. «Cibi come frutta e verdura non solo saziano ma dissetano – commenta l’esperto – offrendo un apporto ulteriore di liquidi. Pensiamo ad esempio ai benefici derivanti da un cocomero costituito per il 95 % da acqua». E allora ecco l’ultimo consiglio del dottor Zanasi per i maturandi 2019: «Prima di uscire, oltre all’acqua, ricordatevi di portare con voi un frutto: lo spuntino ideale da consumare durante il vostro esame». Provare per credere.

Articoli correlati
Rischio cardiovascolare al femminile, le donne italiane lo sottostimano
La maggior parte delle donne italiane sottostima il proprio rischio cardiovascolare, non conosce tutti i fattori di rischio, e anche quando li conosce, non migliora il proprio stile di vita. È quanto emerge dallo studio CARIN WOMEN condotto da A.R.C.A. (Associazioni Regionali Cardiologi Ambulatoriali) , realizzato con il contributo non condizionante di Daiichi Sankyo Italia
Scuola, settembre, è tempo di tornare
I consigli degli esperti dell'Istituto Superiore di Sanità sul riposo e sull’alimentazione dei bambini e degli adolescenti alle prese con la prima campanella
Ogni anno di studio aumenta l’aspettativa di vita
Ogni anno trascorso a scuola o all’università migliora l’aspettativa di vita. Al contrario non frequentare ha tassi di mortalità pari al fumare o al bere molto. Almeno questo è quanto emerso dal primo studio sistematico che collega direttamente l’istruzione al guadagno in longevità, pubblicato sulla rivista The Lancet Public Health
Emicrania: trattamento con monoclonali anti-CGRP riduce gli attacchi in oltre il 90% dei pazienti
Un anno di trattamento con anticorpi monoclonali anti-CGRP fa crollare la frequenza degli attacchi di emicrania nella quasi totalità dei soggetti (91,3%). È il dato emerso da uno studio multicentrico cui hanno partecipato ben 16 centri coordinati dall’IRCCS San Raffaele di Roma e appena pubblicato sulla rivista Journal of Neurology
Troppo paracetamolo in gravidanza aumenta il rischio di problemi comportamentali nei bambini
Il consumo eccessivo di paracetamolo durante la gravidanza può aumentare il rischio che il bambino sviluppi problemi di attenzione e comportamento già all'età di 2, 3 e 4 anni. Lo studio condotto dalla University of Illinois Urbana-Champaign è stato pubblicato sulla rivista Neurotoxicology and Teratology
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...