Ambiente e salute 27 Giugno 2019 13:12

Ex Ilva, Regione Puglia chiede all’OMS una “valutazione di impatto sanitario”. Emiliano: «Solo così si capirà se fabbrica va chiusa o no»

Tre gli scenari che saranno ipotizzati: quello attuale, quello che utilizza le migliori tecnologie e il cosiddetto “scenario zero”, che prevede lo spegnimento dell’impianto e l’azzeramento delle emissioni. Il governatore della Puglia: «Solo una volta che si è stabilita la verità è possibile prendere delle decisioni»

Una valutazione terza e autorevole che possa finalmente definire una volta per tutte la questione dell’ex Ilva di Taranto, l’acciaieria più grande d’Europa che continua ad essere al centro dell’attenzione per via dei gravi danni alla salute che i suoi fumi provocano nella popolazione. Del resto la situazione resta preoccupante: pochi giorni fa il ministro della Salute Giulia Grillo ha sottolineato gli ultimi dati, secondo cui i ricoveri ospedalieri per le leucemie infantili nell’area di Taranto sono aumentate nel periodo 2014-2017 per i soggetti fra gli zero e i 19 anni.

LEGGI ANCHE: GIORNATA DEL CHIMICO-FISICO, ORLANDI (FNCF): «AMBIENTE E SALUTE, NOSTRO RUOLO DECISIVO. POLITICA NE TENGA CONTO»

Ora la Regione Puglia guidata da Michele Emiliano si muove e chiama in causa direttamente l’Organizzazione Mondiale della Sanità a cui è stata commissionata una valutazione di impatto sanitario. Da trent’anni Taranto è definita area ad alto rischio ambientale. Lo studio prevede la valutazione in maniera scientifica di tre scenari: quello attuale, secondo quanto prevede l’autorizzazione integrata ambientale; quello che utilizza le migliori tecnologie; infine il cosiddetto “scenario zero” che prevede lo spegnimento dell’impianto e l’azzeramento delle emissioni. Si stima che i risultati si avranno nel giro di un anno. Il costo dell’operazione è di 140mila euro.

«È un atto di natura tecnica dalla forte valenza politica», ha sottolineato Emiliano nella conferenza stampa di presentazione alla Camera a cui ha partecipato anche Angelo Di Ponzio, papà di Giorgio, ragazzino di 15 anni, di Taranto, ucciso da un cancro.

LEGGI ANCHE: LA STORIA | «NEL NOME DEL NOSTRO GIORGIO, IL 25 FEBBRAIO SIA LA GIORNATA NAZIONALE DEDICATA ALLE VITTIME DELL’INQUINAMENTO AMBIENTALE»

Presidente, in cosa consiste questa valutazione di impatto sanitario commissionato all’OMS?

«È uno studio che corrisponde a una valutazione. Noi dobbiamo valutare se l’impianto industriale come definito dalle leggi italiane, quindi il piano ambientale di risanamento dell’Ilva, sia compatibile con la salute umana certificata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ovviamente il parere e la valutazione saranno più complessi nel senso che entreranno nel merito di vari scenari che ci consentiranno poi di stabilire con quali tecnologie è possibile proseguire la fabbricazione dell’acciaio o se questa produzione sia impossibile per la tutela della salute umana. Siccome tutto questo non esiste, non è mai stato fatto nel nostro Paese, la Regione, nonostante l’intervento pesante del governo su questa fabbrica, è stata costretta a questo atto per avere finalmente dei dati obiettivi sui quali poi fare le valutazioni di legge».

Dunque a lei spetta il compito di tutelare la salute dei cittadini, salvaguardare l’ambiente ma anche tutelare i lavoratori: ci potrebbe essere una riconversione?

«Una volta che è stabilita la verità e si è fatto lo scenario è possibile prendere delle decisioni. Se si decide di innovare la struttura tecnologica della fabbrica anche perché l’Unione europea oggi consente nuovamente di finanziare questa innovazione tecnologica nella produzione dell’acciaio per abbassare le emissioni di CO2, le emissioni nocive, allora si lavorerà in quella direzione; se viceversa si valuta che questa fabbrica, nonostante l’innovazione tecnologica la più moderna possibile, non è compatibile con la salute umana, bisogna prendere in considerazione l’ipotesi di chiuderla con un processo di reindustrializzazione».

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Porpora trombotica trombocitopenica. ANPTT Onlus celebra la III Giornata nazionale

Evento “WeHealth” promosso in partnership con Sanofi e in collaborazione con Sics Editore per alzare l’attenzione sulla porpora trombotica trombocitopenica (TTP) e i bisogni ancora i...
Salute

Tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato: lo stato dell’arte di nivolumab

Sono stati presentati al recente Congresso ASCO gli aggiornamenti degli studi relativi all’impiego di nivolumab nel tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato. Il quad...
Advocacy e Associazioni

Cirrosi epatica, i pazienti chiedono meno burocrazia e maggior accesso al teleconsulto

Nella nuova puntata di The Patient Voice, Ivan Gardini (EpaC Ets), Ilenia Malavasi (Affari Sociali) e Francesca Ponziani (Pol. Gemelli)
Advocacy e Associazioni

“Una Vita Senza Inverno”: conoscere l’Anemia emolitica autoimmune da anticorpi freddi attraverso il vissuto dei pazienti  

Nato da una iniziativa di Sanofi in collaborazione FB&Associati, e con il contributo di Cittadinanzattiva e UNIAMO, oltre alle storie dei pazienti racconta anche quelle dei loro caregiver, mettendo in...