Durante la serata di premiazione del concorso letterario “A fianco del coraggio” abbiamo avuto l’occasione di chiedere all’attore e comico Fabio De Luigi il suo rapporto con la figura del medico
I medici sono «esseri superiori». È quello che pensa l’attore e comico Fabio De Luigi. Intervistato durante la serata di premiazione del concorso letterario “A fianco del coraggio”, De Luigi ha raccontato la sua esperienza personale a contatto con la malattia.
«Ho avuto, come credo tutti quando si diventa grandi, i genitori che purtroppo se ne vanno. Mia madre se ne è andata da meno di un anno e ho seguito lei. E devo dire che parlarne aiuta tanto. Invece parlando di coraggio, – continua l’attore in riferimento all’esperienza dei piccoli protagonisti dei racconti in lizza per il premio, tutti affetti da emofilia – ce ne vuole tanto perché quando si è genitori il primo sentimento che si prova è amore verso i figli, ma immediatamente dopo, e quasi paritario se non addirittura una conseguenza di questo amore, è la paura. Si ha paura di tutto da genitori. Ecco, trovare il coraggio di affrontare certe situazioni non è facile».
Proprio in questi momenti di difficoltà il ruolo del medico assume un valore importante. «Fondamentale», precisa ancora l’attore. «Quando sei a cena con un medico la prima cosa è cominciare a raccontare tutti i problemi. Io li vivo come esseri superiori. Più amici medici ho, più mi sento sereno. Sono una grande fortuna della società evoluta, quindi speriamo ce ne siano sempre di più».
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