La testimonianza di un medico competente, prima cancellato dall’elenco perché non in regola con gli obblighi formativi e poi riammesso: «Dopo l’esclusione ho perso sedi di competenza e sono stato sostituito. Un danno di oltre 20mila euro»
Educazione continua in medicina, anche questo triennio è agli sgoccioli ed è partita la rincorsa affannosa al conseguimento degli ultimi crediti formativi. Onde evitare i provvedimenti disciplinari conseguenti alla violazione della normativa, i camici bianchi devono, entro il 31 dicembre, terminare gli aggiornamenti. Vale la pena ricordare le sanzioni disciplinari in cui sono incappati circa 5mila medici competenti nel triennio 2011-2013 che per non aver conseguito la formazione obbligatoria richiesta, oltre i danni economici e la perdita della fiducia nel rapporto con i pazienti, sono stati depennati dagli elenchi ministeriali.
A questo proposito Sanità Informazione ha ascoltato la testimonianza di Ugo Esposito, uno dei 5mila medici competenti depennati dagli elenchi del Ministero perché inadempiente rispetto alla formazione obbligatoria. Il dottor Esposito ha poi recuperato il suo posto negli elenchi completando numerosi corsi Fad, ma l’esperienza ha lasciato strascichi non proprio piacevoli: «I provvedimenti disciplinari in cui sono incappato per non aver terminato la formazione obbligatoria mi hanno creato dei danni economici rilevanti – racconta il medico del lavoro -. Molte aziende appena visto il depennamento del mio nome dall’elenco del Ministero, non mi hanno più chiamato e oltre a perdere sedi di competenza sono stato anche sostituito da altri professionisti».
Il medico ribadisce che le conseguenze disciplinari attuate nei suoi confronti gli hanno procurato un grosso danno: «Economicamente parlando ho subito una perdita di 20mila euro. Ma il danno non è stato solo finanziario, – prosegue – ma anche morale. Subire la cancellazione dagli elenchi perché nell’anno 2011 ero in difetto di 50 crediti formativi è grave».