Il sottosegretario alla Salute Armando Bartolazzi aveva dichiarato durante la presentazione del rapporto Osmed 2018: «Il grosso delle prescrizioni vengono fatte da Mmg, da quando ero studente questi professionisti sono bombardati dagli informatori farmaceutici. Non è mai stata prevista la figura di un informatore ‘statale’, di Aifa o del Ssn, che spiega ai medici, ciclicamente, qual è la realtà dei fatti»
Il sindacato autonomo replica al sottosegretario alla Salute Armando Bartolazzi che alla presentazione del rapporto Osmed 2018 ha chiamato in causa i Medici di Medicina Generale con queste dichiarazioni riportate dalla stampa «Il grosso delle prescrizioni vengono fatte da Mmg, da quando ero studente questi professionisti sono bombardati dagli informatori farmaceutici che promuovono i loro prodotti. Non è mai stata prevista la figura di un informatore ‘statale’, di Aifa o del Ssn, che spiega ai medici, ciclicamente, qual è la realtà dei fatti. Bisognerebbe magari introdurre dei fattori di incentivazioni per ottenere performance ottimali anche dal punto di vista finanziario e di corretta prescrizione. Non è mai stata prevista una figura di monitoraggio per ottimizzare sempre di più il loro modo di prescrivere. Questo per me è un punto critico».
«Al sottosegretario rispondo – replica Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami – che in primis i Medici prescrivono nell’assoluto interesse dei pazienti secondo scienza e coscienza, attenendosi alle norme in essere in tema di prescrizioni farmaceutiche e che siamo contrari agli incentivi per prescrivere meno. Ricordo inoltre che la spesa farmaceutica territorale in Italia è in continuo calo ed è secondo il report Ocse ‘Health at a Glance Europe 2018’ tra le più basse d’Europa».
«Lo Snami stigmatizza – conclude Domenico Salvago, vice presidente nazionale Snami – le generalizzazioni ed in particolare quelle nate dai ricordi giovanili di un sottosegretario. Lo stesso avremmo fatto se noi stessi avessimo avuto ‘omnicomprensivi’ ricordi giovanili di presunti comportamenti della ‘categoria’ dei sottosegretari. Peccato che si stia riflettendo e parlando di cose serie in cui dovrebbero prevalere la conoscenza dei problemi ed il rispetto per la Medicina Generale».