Salvaguardare le aree montane dallo spopolamento e assicurare ai residenti i servizi essenziali, a partire da quelli sanitari. Questi i principali obiettivi del protocollo d’intesa siglato ieri a Roma da Federfarma-Sunifar, che rappresenta le 6.700 farmacie dislocate nei comuni con meno di 5.000 abitanti, e UNCEM, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani. Il protocollo impegna […]
Salvaguardare le aree montane dallo spopolamento e assicurare ai residenti i servizi essenziali, a partire da quelli sanitari. Questi i principali obiettivi del protocollo d’intesa siglato ieri a Roma da Federfarma-Sunifar, che rappresenta le 6.700 farmacie dislocate nei comuni con meno di 5.000 abitanti, e UNCEM, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani.
Il protocollo impegna le due Associazioni a sollecitare interventi volti a promuovere la presenza di attività economiche e di servizi socio-sanitari accessibili ed efficienti nei piccoli comuni montani, per garantire standard di vita dignitosi ai loro abitanti tutto l’anno e non solo durante la stagione turistica. In particolare, sarà adottata ogni possibile iniziativa per garantire nei centri montani la presenza continuativa dell’ambulatorio medico e per mettere le piccole farmacie in condizione di continuare ad erogare il servizio farmaceutico e ampliare le prestazioni offerte sul territorio. Saranno attivate campagne congiunte di prevenzione ed educazione alla salute su temi di stretto interesse per le popolazioni delle comunità montane, che coinvolgeranno in prima linea le farmacie.
L’intesa tra Federfarma-Sunifar e UNCEM nasce dalla condivisione dell’importante ruolo svolto dalla farmacia rurale nei piccoli paesi di montagna, dove spesso costituisce l’unico presidio sanitario rimasto.
Per questo, secondo le due Associazioni è fondamentale che la farmacia dispensi tutti i farmaci SSN, evitando che i malati e i loro familiari debbano spostarsi per raggiungere Asl e ospedali dove ritirare i farmaci erogati con la distribuzione diretta. Le piccole farmacie devono poi essere messe in grado di continuare a offrire servizi di prevenzione, di prestazioni di prima istanza, di front office, di telemedicina, come previsto dalla normativa sulla Farmacia dei servizi. Non solo: il protocollo sottolinea che le farmacie devono avere la possibilità concreta di essere punti di riferimento sul territorio in caso di emergenza, effettuando piccole medicazioni e con l’uso di defibrillatori. Ancora, le piccole farmacie devono poter rappresentare un faro di orientamento per indirizzare il cittadino nella scelta della struttura SSN più adatta al suo problema di salute o per guidarlo nello svolgimento di pratiche burocratiche, soprattutto se si tratta di una persona anziana che ha difficoltà a muoversi.
“Sono molto soddisfatta dell’intesa raggiunta con UNCEM” afferma il presidente del Sunifar, Silvia Pagliacci. “Collaboreremo per valorizzare il ruolo della farmacia rurale e salvaguardare la vitalità delle zone montane, che insieme rappresentano un importante patrimonio del nostro Paese”.
“Il lavoro da fare insieme guarda al futuro dei servizi nelle aree montane, portando anche nelle farmacie l’innovazione dell’Agenda digitale, le opportunità della Strategia nazionale delle Aree interne, le risorse della nuova Programmazione di fondi europei 2021-2027. Le farmacie sono un punto di riferimento prezioso nei piccoli Comuni, che può ulteriormente crescere in stretta sinergia con gli enti locali” afferma Marco Bussone, Presidente nazionale UNCEM.