Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha donato il sangue, oggi, presso il Centro Trasfusionale dell’ E.O. Ospedali Galliera di Genova, all’indomani dell’avvio della campagna di comunicazione “Dona sangue a bombazza! Un gesto semplice che può salvare una vita”, promossa da Regione Liguria, Alisa insieme alle associazioni di donatori Avis e Fidas con il […]
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha donato il sangue, oggi, presso il Centro Trasfusionale dell’ E.O. Ospedali Galliera di Genova, all’indomani dell’avvio della campagna di comunicazione “Dona sangue a bombazza! Un gesto semplice che può salvare una vita”, promossa da Regione Liguria, Alisa insieme alle associazioni di donatori Avis e Fidas con il campione di bike trial Vittorio Brumotti come testimonial per incentivare le persone, soprattutto i giovani, a diventare donatori abituali. Chi volesse donare il sangue può farlo presso tutti i centri trasfusionali degli ospedali liguri, oltre che presso le postazioni mobili di Avis e Fidas.
“Donare il sangue – ha detto il presidente della Regione – è un gesto tanto semplice quanto importante perché può salvare delle vite. Proprio ieri è partita su tutto il territorio ligure la nostra campagna di comunicazione, con il prezioso aiuto dell’amico Vittorio Brumotti per sensibilizzare soprattutto i giovani a donare. Tutte le persone sane possono dare il proprio piccolo contributo qualche volta all’anno per chi ne ha bisogno: non costa nulla e anzi, ci fa sentire più utili nella vita e ci consente di fare gli esami del sangue gratuitamente. È anche un buon modo per prendersi cura di se stessi oltre che degli altri”.
Ad accogliere il Presidente Toti c’erano il Direttore Generale del Galliera Adriano Lagostena, il Direttore Sanitario Giuliano Lo Pinto e il Direttore Amministrativo Roberto Viale.
“Con questo significativo atto – spiega il dott. Giovanni Imberciadori, direttore S.S.D. Servizio di Immunoematologia e trasfusionale del Galliera – il donatore può concretamente aiutare le persone, che in un certo momento della loro vita hanno necessità trasfusionali e quindi bisogno di sangue a causa, per esempio, di un incidente, un trauma o per un intervento chirurgico. Allo stesso tempo la donazione comporta l’esecuzione di alcuni esami che controllano lo stato di salute; quindi il dono del sangue può essere considerato anche un momento di medicina preventiva per il donatore”.
La campagna è diffusa attraverso manifesti e affissioni in tutta la Liguria e sui social network. L’alleanza con le associazioni storiche di donatori Avis e Fidas permette di accompagnare le nuove generazioni, supportando chi da sempre tramanda questi valori per trasferirli ai giovani.
La Liguria mantiene l’autosufficienza in termini di sangue raccolto e disponibile, nonostante quest’anno si registri una leggera diminuzione delle donazioni, pari al 5%. La maggiore criticità è legata alla mancanza di giovani donatori al di sotto dei 35 anni, mentre si registra un aumento nella fascia di età over 55.