Ad una settimana dalla prova nazionale, i consigli di chi l’ha superata. Nonostante l’aumento dei posti a disposizione, solo un candidato su 6 riuscirà ad entrare a Medicina
I frutti di mesi di studio, sotto l’ombrellone o chiusi in casa con l’aria condizionata, stanno per essere raccolti. Manca infatti solo una settimana al test per l’accesso alle facoltà di Medicina e, tra gruppi di studio, ripassi last minute e simulazioni on line, 68.694 ragazzi stanno ultimando la loro preparazione per affrontare al meglio, o almeno con la coscienza a posto, le fatidiche 60 domande a risposta multipla. Ma solo 11.568 di loro otterranno un posto e avranno la possibilità di indossare il tanto agognato camice bianco. Per gli altri la strada sarà sbarrata dal numero chiuso. Magra consolazione: rispetto allo scorso anno, i posti sono 1.789 in più, pari ad un aumento del 18%.
Come sicuramente tutti i candidati già sapranno, anche il numero di domande per materia è diverso rispetto all’anno scorso: sono diminuiti i quesiti di logica e aumentati quelli di cultura generale, in modo da rendere il test più coerente con quanto studiato a scuola. In particolare, gli aspiranti medici dovranno rispondere a 12 domande di cultura generale (ambito storico, sociale e istituzionale, letterario e Costituzione e cittadinanza), 10 di ragionamento logico, 18 di biologia, 12 di chimica e 8 di fisica e matematica.
Immancabili i consigli degli studenti più grandi per riuscire a superare l’esame: chi suggerisce di lasciare per ultime le domande di logica, chi sottolinea l’importanza di portarsi un orologio e di gestire e organizzare bene il tempo da dedicare ad ogni sezione. In particolare, si consiglia di leggere l’intero questionario in due minuti e rispondere prima alle domande che si conoscono, impiegando al massimo un minuto e 40 secondi per ogni domanda, in modo da avere più tempo da dedicare ai quesiti più difficili. Bisogna inoltre ricordarsi di calcolare anche il tempo necessario a ricontrollare il lavoro fatto e compilare il foglio delle risposte.
Se non si è sicuri della risposta, poi, è consigliabile non affidarsi all’istinto: per ogni risposta sbagliata la penalizzazione è di -0,4 punti, mentre per le risposte non date si ottengono 0 punti. Prima di rispondere ad occhi chiusi, è quindi meglio farsi un po’ di conti.
Per tutti, poi, occhio alle irregolarità che anche quest’anno potrebbero verificarsi il giorno del test: disposizione irregolare delle postazioni, mancata schermatura delle aule, utilizzo di telefoni cellulari, errori nei quesiti somministrati, fogli delle risposte segnati o scarabocchiati che potrebbero invalidare il test, tempi di consegna non rispettati o violazione dell’anonimato dei concorrenti e dell’obbligo alla segretezza circa il contenuto delle domande, errata formazione e composizione delle commissioni.
Tutti esempi che, qualora si verificassero, causerebbero una valanga di ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per richiedere l’adozione del provvedimento cautelare di sospensione e/o di iscrizione con riserva al corso, l’annullamento della graduatoria e la contestuale ammissione di tutti i ricorrenti, l’annullamento della graduatoria e dell’intera procedura di selezione, la dichiarazione dell’illegittimità della mancata copertura di tutti i posti disponibili indicati dagli atenei, il risarcimento del danno per la mancata e/o ritardata iscrizione alla facoltà e quindi all’accesso al mondo del lavoro.
Per assistere gli studenti nel ricorso al test di Medicina 2019, Consulcesi, da sempre punto di riferimento per i camici bianchi presenti e futuri di tutta Italia, mette loro a disposizione uno sportello gratuito sul sito www.numerochiuso.info ed il numero verde 800189091.
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