Lavoro e Professioni 19 Gennaio 2016 17:54

Alleanza Cimo-Fesmed: «Puntiamo ad una forza del 35%. Così potremo contare su contratto e turni massacranti»

Intervista a Riccardo Cassi, presidente del sindacato dei medici ospedalieri

Alleanza Cimo-Fesmed: «Puntiamo ad una forza del 35%. Così potremo contare su contratto e turni massacranti»

Il nostro obiettivo? La sicurezza delle cure, e per averla bisogna garantire ai medici turni di lavoro che consentano loro i riposi biologici». Con queste parole Riccardo Cassi, il presidente di Cimo – Sindacato dei Medici Ospedalieri –, commenta il patto federativo siglato con Fesmed – Federazione Sindacale dei Medici Dirigenti.


La nuova confederazione dei medici della dipendenza farà fronte comune nell’auspicata risoluzione degli innumerevoli problemi che affliggono i camici bianchi nel nostro Paese, ponendosi come obiettivo quello di rafforzare la rappresentanza e la tutela della figura professionale del Medico all’interno del servizio sanitario nazionale.

Il presidente Cassi ne riassume i punti cardine: «La difesa della professione, il riconoscimento del ruolo del medico, la rapida risoluzione dei problemi legati alla colpa professionale a i problemi assicurativi – per i quali c’è un disegno di legge all’esame del parlamento che, però, contiene ancora alcune criticità -, la formazione, e lo sviluppo di carriera che veda riconosciuto il merito e l’acquisizione delle competenze». E prosegue affrontando un altro tema particolarmente sentito dalla categoria: «È un momento abbastanza critico, ormai sono anni che non si rinnovano i contratti. Senza contare che quest’anno finiscono gli effetti della riforma Fornero: ci saranno parecchie migliaia di medici che andranno in pensione e le 6mila assunzioni previste, peraltro 3mila di medici e 3mila di infermieri, non saranno sicuramente sufficienti a risolvere il problema».

Uno dei temi più caldi dello scorso anno è stato appunto quello dei turni massacranti. Sono trascorse poche settimane dal 25 novembre 2015 – data di entrata in vigore della legge 161/2014 che regola i turni di lavoro dei medici –, qual è la situazione adesso? Qual è la posizione della federazione in merito?
«La federazione avrà sempre questo tra i suoi obiettivi principali. Attualmente c’è una situazione strana, non si capisce cosa sta succedendo. In realtà, in Italia, dal punto di vista normativo non è stato fatto niente e, in molti casi, negli ospedali hanno ridotto l’attività. A mio parere, prima o poi i nodi verranno al pettine. All’interno della legge di Stabilità, è prevista l’attuazione da parte delle regioni dei processi di riorganizzazione della rete, che consentono anche il recupero del personale; ma a me sembra che nessuno si stia muovendo in questa direzione. Con i numerosi pensionamenti dei prossimi mesi, il problema diventerà veramente esplosivo e drammatico».

Il 2016, anche stando a quanto annuncia il governo, dovrebbe essere l’anno del contratto, dell’apertura. I numeri di questa federazione ora diventano importanti come rappresentanza.
«Rappresentiamo oltre il 18% della componente della dipendenza del Servizio sanitario nazionale. Ma questa aggregazione punta ad attrarre altre sigle per arrivare alla prossima conta delle tessere di Aran con una forza intorno al 35% ed avere maggiore voce in capitolo in fase del prossimo rinnovo del contratto; in più, vorremmo anche che il governo si rendesse conto della necessità di un accordo equo per i medici. L’ultimo contratto è relativo all’anno 2009, dunque la legislazione è ferma da quasi sei anni, e non ci sono fondi adeguati. Chiediamo che vengano cambiate anche delle regole sulla carriera, valorizzando il merito della competenza. La contraddizione del governo è palese: sostiene di voler valorizzare il merito dei pubblici dipendenti e legge dopo legge svuota i fondi necessari per attuarlo. Se non danno soldi per il contratto, vorremmo capire cosa significa per loro valorizzare il merito».

Articoli correlati
Task shifting da medici a personale sanitario? I sindacati: «Rischio contenziosi»
ANAAO-ASSOMED e CIMO-FESMED scrivono alla Corte dei Conti. I due sindacati della dirigenza medica intendono chiedere un interpello all’ARAN
Ospedalità privata, l’appello dei medici al prossimo Governo: «Non dimenticatevi di noi»
Quici (CIMO-FESMED): «Intollerabili le discriminazioni tra medici del pubblico e medici del privato convenzionato». De Rango (CIMOP): «Introdurre contratto quadro per sanare ingiustizia»
In Veneto 100 euro l’ora per gli straordinari in Pronto soccorso. CIMO-FESMED: «Estendere accordo in tutta Italia»
Un accordo, quello raggiunto tra la Regione e le organizzazioni sindacali, che prova a rendere nuovamente attrattiva l’area di Emergenza-Urgenza
Senato, la sanità perde la sua Commissione ad hoc. La protesta di CIMO-FESMED
A partire dalla prossima legislatura le competenze dell'attuale dodicesima Commissione Igiene e Sanità del Senato confluiranno nella nuova decima Commissione “Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale”. Una scelta che non convince la Federazione CIMO-FESMED
Consiglio di Stato boccia i reparti gestiti dagli infermieri. CIMO-FESMED: «Competenze mediche non siano affidate ad altri professionisti»
Il sindacato commenta la sentenza: «La gestione del percorso terapeutico e clinico del pazienti deve essere in capo ai medici»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...