Salute 27 Settembre 2019 09:00

Sclerosi multipla, al San Camillo di Roma apre lo sportello di sostegno offerto da pazienti tutor

Le persone cui è stata appena diagnosticata la Sclerosi Multipla avranno a disposizione l’esperienza di chi convive con la patologia già da diverso tempo

Sclerosi multipla, al San Camillo di Roma apre lo sportello di sostegno offerto da pazienti tutor

Uno sportello dedicato al sostegno dei pazienti con Sclerosi Multipla (SM) e offerto da pazienti tutor, intesi come pazienti che coniugano una consolidata esperienza di malattia con un percorso di formazione. Questo il progetto innovativo presentato oggi dall’Ospedale San Camillo – Forlanini che ha l’obiettivo di offrire una risposta concreta alle necessità delle persone cui è stata appena diagnosticata la Sclerosi Multipla, mettendo a disposizione l’esperienza di chi convive con la patologia già da diverso tempo. Ricevere la diagnosi di una patologia cronica degenerativa come la SM, infatti, ha un impatto devastante nella vita di una persona, che spesso impedisce l’accettazione della propria condizione e di tutte le difficoltà oggettive che essa comporta.

«L’Ospedale San Camillo Forlanini – dichiara il dottor Fabrizio d’Alba, Direttore Generale dell’Ospedale San Camillo Forlanini di Roma – è centro di eccellenza per professionalità e capacità dei clinici, struttura di riferimento della sanità pubblica della Regione Lazio e non solo. In particolare per quanto riguarda la cura e presa in carico di pazienti colpiti da malattie degenerative. E il progetto “Paziente Tutor presso il Centro di Sclerosi Multipla” va proprio in questa direzione. Ovvero costruire una relazione unica con il paziente che possa sentirsi oltre che curato, compreso, supportato e tutelato. Requisiti fondamentali per il miglioramento delle cure e per una maggiore aderenza dei pazienti alla terapia».

LEGGI ANCHE: SCLEROSI MULTIPLA, FRANCESCO VACCA (PRESIDENTE AISM): «RICERCA E GIOVANI AL CENTRO DEL MIO PROGRAMMA»

Verrà dunque fornito un sostegno strutturato ai nuovi pazienti per portarli ad una maggiore consapevolezza personale nei confronti della patologia. Due gli obiettivi principali di questo progetto: supportare l’avvicinamento alla malattia in maniera empatica ed orizzontale “da paziente a paziente” invece che verticale “medico/infermiere – paziente” e cercare di limitare il ricorso al web per ricevere info e supporto, fornendo nel Centro SM, informazioni corrette, controllate e controllabili.

«Per quanto il personale sanitario lavori in maniera assolutamente efficiente e sensibile – dichiara il professor Claudio Gasperini, responsabile UOC Neurologia dell’Ospedale San Camillo – Forlanini – esiste un aspetto che non può tenere sotto controllo: una volta ricevuta la diagnosi, il paziente, infatti, si sente improvvisamente diverso da tutti e le uniche persone che vede come capaci di comprendere la sua nuova condizione sono gli altri pazienti. Il massiccio ricorso a forum, blog e social media testimoniano l’assoluto bisogno dei pazienti di confrontarsi con chi si trova nella stessa situazione per avere informazioni e ricevere rassicurazioni, ma utilizzare network non controllati è spesso dannoso perché vengono fornite informazioni non validate da medici specializzati».

Il progetto prevede una prima fase durante la quale un team composto da diverse figure professionali (in particolare, da un infermiere, uno psicologo e un paziente esperto) formerà i candidati (selezionati dai clinici tra giovani pazienti con alle spalle diversi anni di convivenza con la patologia) che, una volta completata la formazione, forniranno supporto ai pazienti del Centro SM, diventando, quindi, “Pazienti Tutor”. All’avvio del servizio, i Pazienti Tutor verranno supportati dal Paziente Esperto, che già afferisce al Centro e ne conosce l’organizzazione e le dinamiche. La figura del Paziente Tutor è una risorsa molto importante anche per i medici e gli infermieri perché è in grado di rispondere ad una serie di domande pratiche del paziente, riservando il tempo degli operatori sanitari a questioni più specifiche.

«La presenza di Pazienti Tutor in ospedale – afferma Paola Kruger, Paziente Esperta EUPATI (European Patient Academy on Therapeutic Innovation) – permette ai pazienti del Centro di interfacciarsi con persone che hanno la stessa patologia e che sono bene a conoscenza dei percorsi necessari per poter continuare a vivere serenamente nonostante la SM. In aggiunta, la loro formazione è importante per aiutare i pazienti a capire quanto sia fondamentale aderire scrupolosamente al proprio trattamento: il neo-diagnosticato è una persona che attraversa un momento di fragilità e il supporto e i consigli di chi ha vissuto la stessa esperienza sono spesso importanti quanto la presenza del medico. Ma con un valore aggiunto: il dialogo, il confronto avviene tra pari».

LEGGI ANCHE: FORMAZIONE, PAOLA KRUGER: «IL PAZIENTE ESPERTO È UN VALORE AGGIUNTO PER IL MEDICO, NON UN CONTRASTO»

Articoli correlati
In arrivo il nuovo Piano Nazionale Cronicità. Previsto maggior coinvolgimento dei pazienti e dei caregiver
Il documento redatto dal Ministero della Salute sbarca in Stato-Regioni. Nelle fasi e negli obiettivi che lo compongono, l'erogazione di interventi personalizzati attraverso il coinvolgimento di pazienti e caregiver nel piano di cura, un maggior ruolo delle associazioni di tutela delle persone con malattie croniche e delle loro famiglie, puntare molto sulla sanità d'iniziativa e l'empowerment
di G.R.
Sclerosi multipla: trapianto di staminali cerebrali sicuro e duraturo
Il trapianto di cellule staminali cerebrali in pazienti affetti da sclerosi multipla secondaria progressiva è sicuro, molto ben tollerato e con possibili effetti duraturi e protettivi da ulteriori danni al cervello dei pazienti. È questo quanto emerge dallo studio coordinato dall’Ospedale IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e ideato da Angelo Vescovi dell’Università di Milano – Bicocca. I risultati di questa sperimentazione clinica di fase 1 sono stati pubblicati in copertina sulla rivista Cell Stem Cell
Anemia da malattia renale cronica, un peso da alleggerire
Promuovere la conoscenza dell'Anemia, fare una diagnosi tempestiva, gestire il paziente con malattia renale cronica in maniera multidisciplinare, realizzare una presa in carico in maniera omogenea sul territorio e monitorare l'Anemia lungo tutto il percorso del paziente sono le proposte per salvaguardare qualità di vita delle persone con Anemia da malattia renale cronica.
Tumori: in Italia 1740 associazioni di pazienti e caregiver, numero 1 in Europa
Oltre 1.740 associazioni oncologiche di pazienti e caregiver censite in Italia solo nel 2023. Il nostro paese detiene dunque il record europeo in proporzione al numero di abitanti. Sono i dati «di capillarità» del primo Libro Bianco sul mondo del volontariato oncologico, promosso e redatto da ROPI
Sclerosi multipla, la terapia con cellule staminali può rallentare la progressione della malattia recidivante
Un gruppo di ricercatori svedesi ha valutata la sicurezza e l’efficacia della terapia con cellule staminali quando utilizzata come trattamento di routine piuttosto che in condizioni di sperimentazione clinica. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Neurology Neurosurgery & Psychiatry
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...