Il farmacologo, che ha partecipato all’evento Strabene, interviene sul caso ranitidina: «È stata ritirata a scopo precauzionale. I pazienti ora devono evitare di assumere questa sostanza, andare dal proprio medico, il quale certamente ha a disposizione tantissimi altri farmaci che possono sostituirla»
Per porre fine a dubbi, timori e sprechi è necessaria una revisione del prontuario dei farmaci nazionali. Lo afferma Silvio Garattini il più celebre medico scientifico italiano, fondatore e presidente dell’istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, intervenuto a Milano all’evento di Altro Consumo, “Strabene”.
«Sono 25 anni che non si fa una revisione del prontuario dei farmaci nazionale, – ammette Garattini – ovvero dei farmaci che vengono rimborsati dal servizio sanitario nazionale. È ora di fare una revisione e di far sì che farmaci uguali abbiano il prezzo eguale. Se poi ce ne sono alcuni meglio di altri, è importante tenere solo quelli perché vogliamo che i pazienti abbiano i farmaci migliori a disposizione».
Ritornando sul caso dei farmaci ritirati dal mercato, perché contenenti una sostanza cancerogena, Garattini ribadisce la necessità di fare chiarezza…
«Purtroppo, molte delle informazioni circolate non sono le giuste informazioni. Quello che succede è che la ranitidina è stata ritirata dal commercio per scopi precauzionali».
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Per quale ragione?
«Non si tratta di una sostanza cancerogena, ma nei preparati di ranitidina è presente un’altra sostanza, che è una nitrosamina ed è probabilmente cancerogena per l’uomo. Questa sostanza è una impurezza, una piccola quantità che non si sa bene se deriva dalla sintesi o da qualche altro prodotto e serve da eccipiente. Quello che è importante è sapere che è precauzionale, perché non sappiamo quanta ce n’è e non sappiamo se tutti i preparati la contengono e da quanto tempo, nel frattempo ciò che si deve fare è non assumere preparati di ranitidina, andare dal proprio medico, il quale certamente ha a disposizione tantissimi altri farmaci che possono sostituirsi alla ranitidina».
Lei tempo fa ha dichiarato che tanti farmaci sono inutili, è sempre dello stesso avviso?
«Certamente abbiamo una grande pletora di farmaci, non c’è alcuna necessità per cui curare il diabete si abbiano molti prodotti che contengono lo stesso principio attivo e magari a prezzi differenti, per cui il servizio sanitario nazionale, che è un bene straordinario, debba spendere soldi per acquistare prodotti che hanno lo stesso tipo di attività, ma che costano in modo diverso. Tutti gli sprechi, tutti i soldi che sprechiamo in questo modo del servizio sanitario nazionale, fanno sì che non ci siano poi fondi sufficienti per tante altre attività importanti del servizio sanitario nazionale».