Salute 3 Ottobre 2019 09:41

Giovani, sonno disturbato per gli smartphone: 1 ragazzo su 2 a rischio dipendenza

Ad evidenziarlo è uno studio realizzato dalla Fondazione Onda in occasione del 3° Congresso nazionale dedicato alla salute dei giovani tra i 18 e i 35 anni

di Federica Bosco
Giovani, sonno disturbato per gli smartphone: 1 ragazzo su 2 a rischio dipendenza

Per il 75% dei giovani la salute è una priorità e se le malattie che temono di più sono i tumori, la nuova dipendenza è quella tecnologica, infatti la maggior parte ha un sonno disturbato a causa di un uso improprio dei device che ne influenza la qualità della vita. Ad evidenziarlo è uno studio realizzato dalla Fondazione Onda in occasione del 3° Congresso nazionale dedicato alla salute dei giovani tra i 18 e i 35 anni.

«Ne abbiamo intervistati oltre 930 sui loro stili di vita e su quelli che possono essere dei fattori di rischio – spiega il Professor Claudio Mencacci, Presidente della società italiana di Neuropsicofarmacologia e Direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Salute Mentale ASST Fatebenefratelli-Sacco di Milano – e quello che abbiamo visto è che questi nostri giovani, pur dormendo una media di 7 ore e 20 minuti, hanno un sonno molto disturbato spesso per utilizzo dei device che è il fattore che risulta più a rischio per lo sviluppo di disturbi emotivi e comportamentali». Cosa fare? «Prima di tutto una corretta informazione, educazione e per i più giovani una funzione genitoriale di contenimento, perché devono sapere che mantenere lo smartphone acceso durante la notte è un fattore di rischio significativo e non secondari».

LEGGI: MUKBANG, LA NUOVA TENDENZA SOCIAL CHE ARRIVA DALLA COREA: ABBUFFARSI IN DIRETTA WEB

Se un uso improprio della tecnologia può diventare una vera e propria dipendenza addirittura superiore a alcol e seconda solo alle sigarette, è proprio grazie alle app che 6 giovani su 10 monitorano la propria salute. Sono soprattutto le ragazze a farne uso per tenere sotto controllo il ciclo mestruale. Tuttavia, le fanciulle, anche se propense a fare visite ginecologiche e pap test, sembrano non preoccuparsi molto delle malattie sessualmente trasmissibili. A rimarcare questo aspetto il messaggio lanciato dalla dottoressa Rossella Nappi, Professore Ordinario di Ostetricia e Ginecologia dell’Università degli Studi di Pavia, IRCCS Policlinico San Matteo: «I giovani usano moltissimo i social e il web e non devono cadere vittime delle fake news sulla contraccezione e su quella ormonale ci sono troppi miti e tabù. La cosa che più sorprende è che sono proprio le ragazze ad usare meno la contraccezione di barriera, perché troppe ragazze pensano ancora che a loro non succederà mai o perché facendo visite e pap test sono convinte di essere protette. Il nostro impegno con i professori e i divulgatori è di fornire informazioni corrette».

Dall’analisi fatta è emerso che il 54% dei giovani si informa attraverso i siti internet, poco meno dai medici di famiglia e specialisti mentre una percentuale minore (39%) si affida a famigliari e conoscenti. A questo proposito sono emerse delle differenze tra i Millennial (tra i 26 e i 35 anni) e le I generation (tra i 18 e i 25 anni). I primi si affidano a fonti mediche, i secondi prediligono i consigli di dottor Google.

Articoli correlati
La Asl di Salerno al Giffoni Film Festival: Giffoni e la cura – Giffoni che cura
Il tema più caro riguarda la funzione terapeutica e di sviluppo esercitata proprio dal Giffoni Film Festival sul benessere dei giovani che vi partecipano
Il segreto di una vita felice? Dormire! Perdere anche un’ora di sonno butta giù l’umore
Fare le ore piccole potrebbe presto diventare un'opzione poco entusiasmante. Un gruppo di ricercatori della University of East Anglia ha scoperto che dormire meno del solito, anche solo di un'ora, fa sentire le persone meno positive e felici. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Psychological Bulletin
Più di 4 ore al giorno sullo smartphone mette la salute degli adolescenti a rischio
Gli adolescenti che utilizzano lo smartphone per più di 4 ore al giorno hanno un rischio maggiore di sviluppare disturbi di salute mentale o di fare uso di sostanze pericolose. A far emergere questa preoccupante associazione è stato uno studio coreano pubblicato su Plos One
Dormire poco prima di un intervento chirurgico aumenta il dolore nel post
Non dormire a sufficienza prima di un intervento chirurgico è un evento molto comune, ma può aumentare il dolore post-operatorio. Lo rivela uno studio condotto su topi, presentato al meeting della Society for Neuroscience a Washington DC
Una notte “in bianco” può ridurre la depressione per diversi giorni
Uno studio dell'Università Northwestern negli Stati Uniti ha scoperto che la perdita di sonno acuta può avere un effetto anti-depressivo grazie alla sua capacità di riconfigurare il cervello
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...