Salute 10 Ottobre 2019 09:00

Paziente anziano, la dottoressa Auriemma: «Vi racconto lo studio che ci ha permesso di ridurre cadute e accessi a Ps»

Studio Fimmg ha dimostrato di poter ridurre di circa il 20% il numero delle cadute degli anziani e di circa il 45% il numero di accessi al Pronto soccorso con un intervento educazionale. La dottoressa che ha contribuito allo studio: «Potrà essere d’aiuto a gestire meglio l’anzianità del paziente da parte dell’MMG»

I traumi da caduta sono uno dei rischi più grandi per gli anziani con conseguenze importanti per la vita di questi pazienti e, quindi, anche per il Sistema sanitario nazionale. Uno studio denominato PREMIO, realizzato dalla Scuola di Ricerca della FIMMG in collaborazione con il Centro Ricerche San Raffaele Roma, si è chiesto cosa può fare il medico di famiglia per prevenire questi eventi, considerando che il medico di base è una delle figure professionali da sempre più vicine al paziente anziano.

Secondo i dati presentati al Congresso Fimmg in corso a Villasimius a Cagliari il medico di famiglia, attraverso un’attività di informazione e prevenzione, può contribuire a ridurre di circa il 20% il numero delle cadute degli anziani e di circa il 45% il numero di accessi al pronto soccorso.

Ne abbiamo parlato con la dottoressa Lucia Auriemma, Socio SIMP e SV, Società italiana Medicina di Prevenzione e degli stili di vita, che ha collaborato alla realizzazione dello studio e ha partecipato al simposio “Presa in carico assistenziale e terapeutica del paziente anziano” organizzato da Onda e Daiichi Sankyo. «Lo studio potrà essere d’aiuto a gestire meglio l’anzianità del paziente da parte del medico di medicina generale che è la figura centrale che coordina le varie figure professionali che interagiscono con il paziente anziano» sottolinea Auriemma a Sanità Informazione che spiega: «Lo studio è stato possibile perché il medico di medicina generale è il medico di famiglia, quindi c’è una relazione anche di tipo affettivo legato al rapporto di fiducia, alla continuità dell’assistenza nel tempo e alla conoscenza».

LEGGI ANCHE: STUDIO FIMMG, CADUTE ANZIANI RIDOTTE DEL 20% GRAZIE AL MEDICO DI FAMIGLIA

Dottoressa, lei ha partecipato allo studio PREMIO su cosa possono fare i medici di base per prevenire gli incidenti domestici che spesso sono eventi traumatici in particolare per i pazienti anziani. Cosa è emerso dallo studio?

«Dallo studio sono emersi dati importanti, sebbene siano dei dati preliminari e non finali. Lo studio si è rivolto a pazienti anziani superiori a 65 anni attraverso un semplice intervento educazionale (non si tratta di uno studio farmacologico). Il medico è intervenuto attraverso dei consigli e attraverso delle notizie pratiche da dare al paziente. I pazienti arruolati sono stati divisi nei gruppi ‘arruolati’ e ‘controllo’. Nel gruppo ‘intervento’ sono stati dati dei documenti: il paziente doveva registrare un evento caduta e specificare dove fosse avvenuta la caduta, se avesse richiesto l’intervento di un medico, di uno specialista, oppure del ricovero o dell’accesso al Pronto soccorso. Poi una scheda sull’attività fisica: il paziente del gruppo intervento veniva stimolato a fare attività fisica attraverso la consegna di un libricino educazionale preparato dalla Fimmg con i ‘cinque esercizi del benessere’, come li chiamiamo noi, esercizi molto semplici che si possono fare comodamente a casa e che migliorano il senso di equilibrio del paziente stesso. Poi abbiamo fatto un sopralluogo nella casa del paziente. Questo è possibile perché il medico di medicina generale è il medico di famiglia, quindi c’è una relazione anche di tipo affettivo legato al rapporto di fiducia, alla continuità dell’assistenza nel tempo e alla conoscenza. Quindi siamo andati a casa dei pazienti e abbiamo verificato se questi ambienti domestici presentassero dei rischi ambientali. A volte non ci si fa caso, ma magari c’è il pavimento scivoloso perché gelato. Oppure la presenza di tappeti, un pavimento non completamente intatto, la luminosità dell’ambiente. Abbiamo inoltre indagato anche sulle abitudini alimentari del paziente attraverso un questionario per scoprire ad esempio se il paziente anziano riesce a fare almeno un pasto al giorno con qualcuno. Quindi è venuto fuori anche questo aspetto di solitudine e emarginazione, oppure quello di vedere come era orientato nella spesa, dato che riflette anche la condizione economica».

«Mensilmente – continua la dottoressa – abbiamo fatto una telefonata per capire se c’era una difficoltà a seguire questo studio, e per stimolarli e motivarli soprattutto sull’attività fisica che è un po’ la nota dolente del paziente anziano. Alla fine abbiamo riscontrato un numero di cadute diminuite nei pazienti che erano stati sottoposti a questo programma rispetto a quelli che avevano ricevuto solo dei consigli alimentari e venivano seguiti secondo la normale routine della clinica».

«Poi è emerso anche che c’è una netta riduzione del numero di accessi al Pronto Soccorso. Cioè i pazienti su cui abbiamo applicato un programma di prevenzione delle cadute accedono molto di meno rispetto a quelli che non vengono istruiti. Non è un dato da poco visto che spesso gli accessi sono impropri e i medici non possono dedicarsi alle reali esigenze dell’Emergenza».

«Lo studio PREMIO – conclude Auriemma – è sicuramente uno studio che potrà dare risultati e potrà essere d’aiuto a gestire meglio l’anzianità del paziente da parte del medico di medicina generale che è la figura centrale, che coordina le varie figure professionali che interagiscono con il paziente anziano. Se oggi ci riappropriamo in maniera dignitosa ma anche umile di quelli che sono i nostri ruoli possiamo sicuramente migliorare lo stato di salute della popolazione e agire sulla prevenzione».

Articoli correlati
Medici di base sotto accusa, Caudo (Fimmg): «Attacchi strumentali e facilmente contestabili. Siamo il primo riferimento dei cittadini»
Giacomo Caudo, presidente nazionale della Fimmg, pone l’accento sui mancati investimenti per la medicina di famiglia e ricorda: «Mezzo milione di positivi chiamano i medici di base per motivi di salute, psicologici, sociali e anche burocratico-amministrativi»
Simulatori e medicina pratica, la rivoluzione del SIMG Lab al 36esimo Congresso SIMG
A Firenze si è parlato di cronicità, influenza e formazione. Il presidente Claudio Cricelli approva con riserva lo stanziamento di 200 milioni di euro previsto in legge di Bilancio per le tecnologie dei medici di famiglia: «Bene ma solo grazie alla scuola pratica gli MMG riusciranno a usare queste apparecchiature»
di Giovanni Cedrone e Arnaldo Iodice
Legge di Bilancio, la proposta dello SNAMI: «Il ministro Speranza destini i 236 milioni di euro per le apparecchiature alla formazione»
«Ci sono migliaia di medici rinchiusi in un imbuto formativo e che attendono una formazione medica post lauream» sottolinea Simona Autunnali, vicesegretario nazionale
Legge di Bilancio, SMI sottopone emendamento a forze politiche: «Adeguare stipendi Medici di base a inflazione»
ll Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani Pina Onotri: «La misura proposta può contribuire, sicuramente, ad avvicinare i salari dei medici italiani a quelli dei professionisti europei»
Pazienti anziani, rischio cadute ridotto del 30% grazie a prevenzione e informazione. E al medico di famiglia
Il professor Carlo Tomino (San Raffaele): «Corretta attività fisica, alimentazione e relazioni sociali per vivere meglio, a lungo e in ottime condizioni di salute»
di Giovanni Cedrone e Giulia Cavalcanti
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...