Tra le proposte del segretario FIMMG Silvestro Scotti, misure di agevolazione sull’Iva per l’acquisto di apparecchiature di diagnostica e assunzioni di collaboratori di studio e infermieri con il meccanismo introdotto dal Reddito di Cittadinanza. E la FIMMG modifica lo Statuto per riservare una presenza fissa dei medici under 40 negli esecutivi
Al Congresso della FIMMG è Noemi Lopes ad elencare i dolori del giovane medico di famiglia. Ex segretario nazionale di Fimmg Formazione, sa bene quali sono le sfide che deve affrontare chi, terminato il corso triennale in medicina generale, inizia ad affacciarsi alla professione. L’acquisto dell’ambulatorio e dei macchinari o la gestione del personale di studio sia da un punto di vista amministrativo che economico sono «problematiche impegnative per un giovane medico – ci spiega la dottoressa Lopes -. Anche perché spesso coincidono con la fase della vita in cui un giovane vuole comprarsi casa e inizia a pensare ad una famiglia. A maggior ragione, quindi, queste spese causano delle preoccupazioni».
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Senza dimenticare che «andiamo verso una professione sempre più evoluta – aggiunge -. Se parliamo di medico 3.0, è chiaro che sarà opportuno acquistare tutti quegli strumenti che garantiscono una maggiore qualità dell’assistenza ma che risultano particolarmente impegnativi da un punto di vista economico».
Tornano a chiedere un intervento dello Stato in loro sostegno, allora, i giovani medici di famiglia: «Spesso si tende a dimenticare che anche noi siamo dei piccoli imprenditori. Assumiamo del personale e diamo lavoro, quindi siamo libero professionisti a 360°. E allora è fondamentale che, nel momento in cui avviamo la nostra attività, si trovino risorse non esclusivamente legate al Fondo sanitario».
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Tra le proposte presentate al ministro della Salute Speranza dal segretario della Fimmg Silvestro Scotti, ad esempio, rientrano misure di agevolazione sull’Iva per l’acquisto di apparecchiature di diagnostica in linea con contratti definiti e certificati dalle Aziende sanitarie. Ma anche il Reddito di Cittadinanza, secondo Scotti, potrebbe essere funzionale alle necessità dei giovani medici di famiglia: dar vita ad un percorso formativo e a politiche che favoriscano le assunzioni di collaboratori di studio e infermieri, sfruttando un network che ricomprenda gli uffici di collocamento e i navigator, creerebbe opportunità occupazionali nei 60mila studi di Medicina Generale che ci sono in Italia.
Un tema, quello dei giovani, che sta particolarmente a cuore alla FIMMG. Ne è un esempio la modifica dello Statuto della Federazione che è stata adottata dal Congresso per riservare una presenza fissa dei medici under 40 tra le posizioni di vertice all’interno degli esecutivi nazionale, regionali e provinciali.
«Un risultato storico», l’ha definito Scotti, tra i principali sostenitori di questo cambiamento: «Diamo avvio ad una nuova stagione che valorizzerà ancor più la Medicina Generale, mettendo al centro la salute dei cittadini e le capacità innovative dei giovani medici».