I sintomi saranno sempre gli stessi, anche se possono cambiare da caso a caso: febbre, mal di testa, dolori muscolari, accompagnati spesso da tosse e mal di gola
Saranno 6 milioni gli italiani che quest’anno rimarranno a casa per l’influenza. Una stima, quella calcolata dagli esperti, fondata sulla specificità dei virus che quest’anno si prospettano particolarmente aggressivi. I sintomi saranno sempre gli stessi, anche se possono cambiare da caso a caso: febbre, mal di testa, dolori muscolari, accompagnati spesso da tosse e mal di gola. Nei bambini si manifesta di frequente con problemi gastro intestinali, occhi arrossati, laringotracheite e bronchite.
Per prepararsi alla stagione influenzale, soprattutto per le categorie a rischio, è questo il periodo in cui è necessario vaccinarsi. Fino a fine dicembre la vaccinazione antinfluenzale viene offerta gratuitamente a chiunque sia affetto da malattie che aumentano il rischio di complicanze, a tutte le persone di età superiore a 65 anni, a medici, donatori di sangue, donne in stato di gravidanza e tutte le categorie a rischio.
La vaccinazione è infatti la forma più efficace di prevenzione dell’influenza, e l’Organizzazione mondiale della sanità e il Piano nazionale prevenzione vaccinale riportano, tra gli obiettivi di copertura per la vaccinazione antinfluenzale il 75% come obiettivo minimo perseguibile e il 95% come obiettivo ottimale negli ultrasessantacinquenni e nei gruppi a rischio.
È cominciata, inoltre, il 14 ottobre la sorveglianza epidemiologica per la stagione influenzale 2019-2020 attraverso il sistema Influnet, che si basa su una rete di medici sentinella costituita da medici di Medicina generale e di Pediatri di libera scelta, reclutati dalle Regioni, che segnalano i casi di influenza osservati tra i loro assistiti.
I medici sentinella e altri medici operanti nel territorio e negli ospedali collaborano inoltre alla raccolta di campioni biologici per l’identificazione di virus circolanti. La raccolta e l’elaborazione delle segnalazioni di malattia è effettuata dall’Istituto superiore di sanità (Iss) che provvede all’elaborazione a livello nazionale e produce un rapporto settimanale. Le indagini virologiche sui campioni biologici raccolti vengono eseguite dai Laboratori facenti parte della Rete InfluNet e dal Centro nazionale per l’influenza dell’Iss.