Voci della Sanità 2 Dicembre 2019 12:01

Stop commissariamento per la Campania. Scotti: «Si apre una finestra d’opportunità, ora cambio di passo»

«Quella dell’imminente uscita della Campania dal Commissariamento è una notizia che chiunque lavori in sanità deve salutare con grande favore. Un risultato importante, pagato però a caro prezzo da chi è sul campo ogni giorno e che ora vuole giustamente vedere un concreto cambio di passo». Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, commenta […]

«Quella dell’imminente uscita della Campania dal Commissariamento è una notizia che chiunque lavori in sanità deve salutare con grande favore. Un risultato importante, pagato però a caro prezzo da chi è sul campo ogni giorno e che ora vuole giustamente vedere un concreto cambio di passo».

Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, commenta così il sì dalla Conferenza delle Regioni all’uscita della Campania dal Commissariamento in sanità. Scotti non si limita ad esprimere soddisfazione, consapevole delle grandissime difficoltà alle quali
l’intera categoria dei medici va incontro ogni giorno amplia la portata del ragionamento ad un impegno multifattoriale al quale la politica regionale ora deve tendere.
«I presupposti per un cambio di passo ci sono tutti – sottolinea il leader partenopeo dei medici – l’uscita dal Commissariamento non può che aggiungersi alle altre leve che spetta alla politica manovrare nel migliore dei medi per non sprecare una grande opportunità». Le leve alle quali fa riferimento Scotti sono ovviamente quelle del cosiddetto “Air”, Accordo integrativo regionale che riguarda la Medicina Generale, e quelle legate al Patto per la Salute (in modo particolare con riferimento all’aumento di dotazione del personale).

Per quanto concerne l’Accordo integrativo regionale, sono diversi i cambiamenti in atto: infermieri e collaboratori di studio in tre anni in tutti gli studi dei medici, orari di copertura dell’assistenza aumentati con i medici in rete Aft. E ancora, possibilità di eseguire test diagnostici di primo livello con smart device, elettrocardiogramma, spirometria, demoscopia ed altri test, porteranno una vera e propria rivoluzione negli studi  segnando una svolta nell’assistenza territoriale. Insomma, migliora l’assistenza dei cittadini campani più fragili e bisognosi di cure. Inoltre, grazie al Patto per la Salute le Regioni infatti hanno l’opportunità di investire di più per le assunzioni, fino ad ora bloccate dai rigidi paletti imposti dal Mef.

«Regioni come la nostra – dice Scotti – pagano salato il conto di un decennale blocco del turnover e di una politica sanitaria troppo spesso ragionieristica. L’odioso fenomeno delle continue aggressioni al personale sanitario è anche frutto di questo lungo declino. Ora ci sono le condizioni per cambiare marcia e mettere assieme le diverse opportunità con l’unico obiettivo di far rifiorire la sanità regionale, soprattutto nella percezione dei cittadini e non solo nei numeri della statistica»

Articoli correlati
FIMMG, Scotti riconfermato Segretario: «Serve medicina generale forte. Le Case di comunità così non funzionano»
Concluso il 79° Congresso Nazionale FIMMG. La squadra che supporterà Scotti per i prossimi quattro anni è composta da Pier Luigi Bartoletti, Nicola Calabrese, Fiorenzo Corti, Domenico Crisarà, Alessandro Dabbene e Noemi Lopes
di Arnaldo Iodice e Ciro Imperato
Dal reinserimento al lavoro alla formazione, nel Lazio una proposta di legge contro le aggressioni ai sanitari
L’ha presentata il consigliere della Lega Daniele Giannini, raccogliendo le proposte dell’associazione AMAD. L’obiettivo è quello di incrementare le tutele introdotte dalla legge 113 del 2020
di Francesco Torre
Rivoluzione digitale in Sanità, la Campania ai blocchi di partenza nonostante le difficoltà
«La pandemia ha scaldato i motori dell’innovazione, ora sotto con la sfida del PNRR»
Aggressioni operatori sanitari, consegnato il premio Federsanità-Simeu “Curare la violenza”
Quattro le aree tematiche individuate dalla Commissione di Valutazione presieduta dalla dott.ssa Maria Pia Ruggieri, past president SIMEU per evidenziare impegno e buone pratiche sulla prevenzione della violenza contro medici ed infermieri messe a punto dalle tante aziende sanitarie e ospedaliere partecipanti
Telecamere e istruttori antiviolenza: Regioni corrono ai ripari contro le aggressioni ai sanitari
Nel post Covid impennata di aggressioni fisiche (+40%) e verbali (+90%). Il Veneto formerà 90 istruttori per diffondere la conoscenza del fenomeno e le strategie utili per affrontarlo. In Lombardia le ambulanze saranno dotate di telecamere e un operatore sanitario avrà la bodycam. De Corato (assessore sicurezza) «Strumenti utili per il forte valore dissuasivo che possono avere in caso di azioni violente e atti vandalici»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Gioco patologico, in uno studio la strategia di “autoesclusione fisica”

Il Dipartimento di Scienze cliniche e Medicina traslazionale dell'Università Tor Vergata ha presentato una misura preventiva mirata a proteggere i giocatori a rischio di sviluppare problemi leg...
Salute

Cervello, le emozioni lo ‘accendono’ come il tatto o il movimento. Lo studio

Dagli scienziati dell'università Bicocca di Milano la prima dimostrazione della 'natura corporea' dei sentimenti, i ricercatori: "Le emozioni attivano regioni corticali che tipicamente rispondo...
Advocacy e Associazioni

Porpora trombotica trombocitopenica. ANPTT Onlus celebra la III Giornata nazionale

Evento “WeHealth” promosso in partnership con Sanofi e in collaborazione con Sics Editore per alzare l’attenzione sulla porpora trombotica trombocitopenica (TTP) e i bisogni ancora i...