«Ecco una violazione dell’articolo 32 della Costituzione» ha commentato il ministro della Salute, Roberto Speranza in occasione della presentazione del Libro Bianco, il documento sull’assistenza dell’Area pediatrica realizzato dalla Fiarped
«L’area pediatrica è un settore chiave». Parte da qui Roberto Speranza, ministro della Salute, in occasione della presentazione del documento sull’assistenza dell’Area pediatrica realizzato dalla Fiarped, (Federazione italiana delle associazioni e società scientifiche in pediatria). «Lavoriamo sulle diseguaglianze per rafforzare lo Stato nella tutela del diritto alla salute nei primi anni di vita dell’individuo. Lo dimostrano – prosegue il ministro – i dati drammatici emersi nel Libro Bianco della Fiarped, intolleranti se guardiamo al mondo: una differenza dei tassi di mortalità neonatale del 40% tra il Sud e il Nord segnala come sia proprio dentro gli anni della fragilità che esplodono le diseguaglianze, che poi nel tempo diventano irrecuperabili. Il dato sale al 70% con i minori figli di stranieri, ecco una violazione dell’articolo 32 della Costituzione».
«Salta agli occhi la criticità delle disuguaglianze territoriali che riguarda tutti, non soltanto i più piccoli tra gli italiani, cioè le bambine, i bambini e gli adolescenti. Per questi ultimi tuttavia è molto più ingiusta oltreché pericolosa, in quanto l’investimento sulla salute dei minori è un investimento sul futuro del Paese». Così Sandra Zampa, sottosegretario al ministero della Salute, commenta all’agenzia di stampa Dire la criticità più “eclatante” emersa dal Libro Bianco della Fiarped presentato questa mattina.
Cambia il tipo di malattie con cui i pediatri si trovano a far fronte e aumentano quelle croniche che necessitano di cure particolari. Sovrappeso, asma, obesità, diabete e bullismo sono tra le patologie che affliggono maggiormente i più piccoli. Sono infatti un milione, nel nostro Paese, i bambini con bisogni assistenziali speciali, di cui circa 10mila definiti “medicalmente complessi”, ovvero che necessitano di una tecnologia per vivere, come un respiratore o la nutrizione artificiale.
«Avere una disturbo che non viene sufficientemente compreso o trattato significa il trascinarsi di patologie o problemi una volta diventati adulti. Occorre capire che questa è davvero la priorità su cui investire – sottolinea Zampa a cui il ministro Speranza ha affidato la delega sui minori – prima di tutto nella ricerca. Più che mettere in campo strumenti un po’ a casaccio bisogna rendersi conto di quali siano gli strumenti più efficaci».
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Un segnale di attenzione e sensibilità al tema delle disuguaglianze è «arrivato anche nella Finanziaria – rassicura Zampa – dove con un emendamento si prevede, e sarà legge una volta che avrà concluso l’iter alla Camera, l’abolizione del ticket per tutte le persone di minore età che non hanno riferimenti familiari o sono fuori famiglia. Trattando il tema dei minori deve valere per tutti, senza distinzioni di censo, di colore o di appartenenza religiosa. La bandiera che deve sempre accompagnare i provvedimenti per le persone di minore età è quella della non discriminazione – ribadisce – e teoricamente avrebbe già dovuto essere così dato che la legge 47 prevede l’accesso alle cure sanitarie. Adesso lo abbiamo ribadito – conclude – dal momento che da più parti c’è stato fatto presente che c’erano criticità nell’accesso».